Rogliano, grillini subito all’attacco: “No alla politica delle porte girevoli”

Foto Savuto Web

“Il nuovo consiglio comunale di Rogliano si è insediato. Il tanto paventato ricambio generazionale, purtroppo, non ha coinciso con l’abbandono delle vecchie logiche tipiche di una politica distante e sempre più sprezzante delle scelte democratiche sancite dalle urne. Consiglieri appena eletti che si dimettono; escono dalla porta (Civico Consesso) per rientrare dalla finestra (Giunta)”.

Lo afferma il l Meetup “Rogliano in MoVimento – Amici di Beppe Grillo” in una nota.

“Dispiace per la loro giovane età e perché il consiglio comunale è la più alta sede di espressione della Comunità locale! Nelle Istituzioni non si entra e si esce come se ci fossero le porte girevoli”.

“Il segnale che danno alla cittadinanza con il loro gesto è chiaro: il Consiglio Comunale non serve a niente, tanto è la Giunta che decide (o decide qualche “ben nota” figura che la controlla dall’esterno). Questo è un gesto della peggiore Partitocrazia. Ma quale “Rogliano di tutti”? Questo è il PD nelle sue espressioni più imbarazzanti.

Questo è il rispetto delle Istituzioni dimostrato dopo tante buone intenzioni sbandierate in campagna elettorale? “Siamo mossi da Spirito di servizio”. “Vogliamo il Bene comune”. “Con noi tutti i cittadini entreranno nel Comune”.

Il sindaco di Rogliano Giovanni Altomare
Il sindaco di Rogliano Giovanni Altomare

Se fosse vero tutto ciò allora: chi occupa cariche istituzionali per più di un mandato si impegna per il proprio paese anche senza rivendicare una “poltrona”; chi viene eletto rispetta il mandato degli elettori; chi assume cariche pubbliche rimuove le fonti di ricatto economico, professionale e lavorativo verso partiti politici e loro apparati.

Regola generale: un buon amministratore per essere indipendente e fare gli interessi della collettività non deve essere ricattabile.

Per fare chiarezza chiediamo a tutti i consiglieri e ai neo assessori di rendere pubblica la loro posizione di dipendenza o collaborazione professionale nei confronti di enti locali (Comuni e Regione), loro società in house o soggetti privati che ne gestiscono servizi di assistenza tecnica”.