San Nicola Arcella, Piano Spiaggia: il Comune continua a fare orecchie da mercante

Piano Comunale di Spiaggia di San Nicola Arcella: il consiglio comunale del 29 dicembre scorso dice no a migliorare il PCS per un più corretto e giusto uso ed una migliore fruizione  del Demanio Pubblico nel rispetto dell’ambiente marino-costiero.

Ancora una volta il Comune di San Nicola Arcella sta cercando di  chiudere le porte in faccia alla richiesta avanzata da anni della Provincia di Cosenza, ma anche da altri importanti Soggetti Istituzionali, di adottare provvedimenti  di adeguamento normativo del P.C.S. , integrando gli aspetti ambientali in contrasto con il Piano e quindi indire Conferenza dei Servizi finalizzata all’approvazione di una variante  per  scongiurare l’annunciato provvedimento di sospensione.

Ancora una volta il Comune di San Nicola Arcella  è stato privato della possibilità di avere un Piano Spiaggia  moderno e giusto, rispettoso dell’ambiente su cui deve basarsi l’avvenire dei nostri paesi ed il futuro della nuove generazioni, un Piano Spiaggia che ponga  fine a situazioni di privilegi esistenti inammissibili.

Ancora una volta  una  politica miope e conservativa, si è messa di traverso, preoccupata  di non modificare equilibri consolidati da anni su questo tratto di demanio pubblico, patrimonio e risorsa che appartiene alla collettività e non a pochi che vorrebbero disporne a proprio piacimento.

Il Sindaco di San Nicola Arcella (Eugenio Madeo alias il nano, ndr) ha dovuto smentire se stesso, infatti il 18 ottobre 2021 con un comunicato pubblicato sulla pagina del Comune aveva dichiarato: “Con il settore ambiente ed urbanistica della Provincia di Cosenza c’è stato un incontro per affrontare le problematiche relative alla variante del Piano Comunale di Spiaggia, con l’obiettivo di superare  le criticità riscontrate e dare certezze agli operatori del settore in vista della nuova stagione balneare”. Cosa si nasconde dietro questo dietrofront?

E così dovremmo tenerci un Piano dove certe spiagge, ancora nel 2021, sono di fatto  privatizzate perché si accede da percorsi e cancelli abusivi che si aprono e si chiudono a piacimento mentre la legge Regionale di delega della gestione del Demanio ai comuni  prevede apposite servitù di passaggio che non sono state mai  prese  in considerazione;

un Piano Spiaggia che non ha rappresentato con fedeltà lo stato di alcuni luoghi  e che quindi, come sulle DUNE, totalmente ignorate nel PCS, sono stati previsti lidi e parcheggi provocando, in violazione della legge,  un disastro ambientale gravissimo, che sarebbe stato ancora maggiore se non ci fosse stato l’intervento di Italia Nostra.

un Piano Spiaggia che a tutela del mare, della balneazione e delle aree protette non ha previsto la prescritta procedura di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica  e  VincA come ha ben evidenziato la stessa Regione Calabria Dipartimento Politica dell’Ambiente Settore 2 Servizio 3 già con nota del 07.06.2016 n. 182412 diretta all’Ufficio Ambiente del FAI che lamentava opere di sbancamento della fascia dunale su cui insistevano poi strutture balneari: non dunque solo Italia Nostra ma anche il FAI ha evidenziato analoghe problematiche. La nota della Regione sottolineava: “A riguardo, le criticità da voi evidenziate (rivolta al FAI) certamente sarebbero state rimosse sottoponendo il piano alla procedura sopra citata….”.

una Variante al PCS che avrebbe invece  riguardato solo un diverso posizionamento di qualche concessione, l’accessibilità a certe spiagge sbarrate da cancelli che Italia Nostra ha da tempo  segnalato al Comune che non interviene, la tutela delle spiagge libere, la tutela della biodiversità marina e dei suoi habitat, aspetti questi che avrebbero solo migliorato l’immagine dell’accoglienza turistica del comune non mettendo assolutamente in discussione la totalità delle concessioni esistenti. Non avrebbe comportato alcuna revoca di concessioni come invece è stato affermato durante il consiglio comunale.

Italia Nostra ha sempre ricercato un confronto su queste tematiche del PCS,  da ultimo con nota del 18 ottobre 2021 inviata all’attuale sindaco del Comune di San Nicola Arcella, ma non ha ricevuto alcun riscontro a riprova della continuità di un atteggiamento di chiusura di chi preferisce inviare messaggi di un allarme inesistente invece di accettare un dialogo aperto ed un confronto positivo per tutti.

Ora Italia Nostra si domanda del perché di questa chiusura quando solo a parole si chiede il coinvolgimento delle Associazioni, senza in realtà volerlo. Noi abbiamo solo l’intento di migliorare un Piano comunale di Spiaggia le cui criticità sono evidenti e note a tutti. Arrampicarsi sugli specchi per giustificare una opposizione ed una  chiusura immotivata e anacronistica a delle giuste ed opportune modifiche non gioverà al comune di San Nicola Arcella che, insieme agli altri comuni del territorio deve fare della tutela dell’ambiente, del paesaggio e del corretto uso del Demanio pubblico il suo  punto di forza ed il suo  virtuoso modello di legalità.

Italia Nostra non si è svegliata una mattina ed ha deciso di far saltare il PSC di San Nicola Arcella. A questo ci avete pensato già voi, noi vogliamo solo renderlo migliore, come solo può fare una grande associazione che ha a cuore il proprio territorio e si spende ogni giorno con i propri volontari per assolvere a questo compito.

Ricevuta la documentazione che il sindaco ha annunciato ci invierà, faremo pervenire le nostre osservazioni di merito.

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino

04 gennaio 2022