“1.750 posti in 8 anni per il ponte sullo Stretto? Altrettanti persi per sempre”

Arrivano circa 1.750 di nuovi lavoratori per il ponte sullo Stretto ma altrettanti se ne perdono.

In più i posti persi sarebbero a tempo determinato contro un contratto per i nuovi che può contare su un finanziamento ad 8 anni.
    Lo sostiene in una nota il comitato cittadino messinese ‘Invece del Ponte’.
Non solo: “Si afferma che l’analisi finanziaria per la realizzazione del ponte non fa parte dell’analisi costi-benefici: evidentemente non si conosce cosa sia un’analisi costi-benefici che deve contenere, come primo passaggio, l’analisi finanziaria.

Però l’analisi dimentica che il ponte prevede la soppressione proprio dei traghetti, e con essi dei 1.600 posti di lavoro connessi e non considera che almeno un centinaio di posti di lavoro vanno perduti con la chiusura delle attività espropriate Così i 1.750 lavoratori del ponte durano 8 anni, i 1.750 posti di lavoro persi sono a vita.
Ancora più grave, si qualifica come definitivo un progetto che non è altro che una proposta, la quale non risponde ai requisiti di legge, perchè un progetto definitivo non può (per legge) rinviare alla fase esecutiva gli studi e gli approfondimenti su aspetti suscettibili di modificare in maniera significativa tecniche e costi del progetto o studi sulle turbolenze dei venti. Si afferma una cosa non vera (per omissione) quando non si dice che il parere del Comitato scientifico è ‘unanimemente favorevole, fatte salve le osservazioni e i rilievi sollevati'”.