Abusivismo edilizio in Calabria: la squallida propaganda “live” di Occhiuto (di Pino Tassi)

PROPAGANDA LIVE

di Pino Tassi

Il presidente Roberto Occhiuto ha dichiarato alla trasmissione Coffee Break, su La7:Stiamo governando e comunicando ai cittadini che su questo tema, l’ambiente, c’è tolleranza zero”. E giù slogan propagandistici basati su un ottimismo di facciata offensivo per l’intelligenza di noi calabresi. Ma d’altronde cosa c’è da aspettarsi di diverso da una classe politica nazionale e da opinionisti di punta che pensano che la tragedia di Ischia sia dovuta a Giuseppe Conte? Così come a livello nazionale si tenta di far passare l’idea che l’abusivismo a Ischia l’ha permesso l’art. 25 del Decreto Genova, così in Calabria dobbiamo sorbirci la propaganda che l’abusivismo sarebbe  ferocemente combattuto  e contrastato. Sembra che, grazie a Roberto Occhiuto e al suo governo regionale, tra poco potremo essere definiti la Svizzera del Sud. Poi i dati irrompono prepotentemente nelle favole che ci vengono propinate e che ci beviamo facilmente.

In Calabria l’indice di abusivismo è del 47,70 %. Siamo secondi solo alla Campania che ci supera di poco attestandosi al 48%. Siamo a pari merito della Basilicata e precediamo perfino la Sicilia che è quarta con il 45,80%. 

Nel complesso, le regioni del Nord avevano in media un indice di abusivismo edilizio pari a 4,3, quelle del Centro pari a 13,8 e quelle del Sud 39,2. Sono dati  tratti dal rapporto  Bes 2021 di Istat, pubblicato ad aprile 2021.

(Vedi Pagella politica di oggi per approfondire l’argomento https://pagellapolitica.it/articoli/dati-abusivismo-edilizio-italia ).

In pratica una casa su due ha problemi di autorizzazione edilizia totale o in parte. Certamente il fenomeno riguarda le coste calabresi, ma anche tanti Comuni dell’entroterra e non solo.

Il secondo dato  che fa accapponare la pelle sono i dati sulle demolizioni degli edifici abusivi. Legambiente nel suo rapporto annuale sull’abusivismo del 2021 denuncia: “Dal 2004 al 2020, su 1.192 ordinanze di demolizione emesse in Calabria, solo 133 sono state eseguite, ovvero l’11,2%. Gli immobili abusivi trascritti al patrimonio immobiliare del Comune sono stati appena 5, lo 0,4%. Delle restanti ordinanze non ottemperate, 1.059, solo 33 sono state trasmesse al Prefetto”. Sempre dal rapporto di Legambiente si evince che siamo al penultimo posto in percentuale di esecuzione di  demolizioni passati in giudicato. Ci batte la Puglia con un misero 4%, poi ci siamo noi con il nostro altrettanto misero 11,2%, perfino la Campania fa meglio di noi con il 19,6%, non parliamo della Sicilia con il 20,9%. 

Poi oggi leggiamo l’entusiasmo del ministro Salvini che ha firmato l’ordinanza “ fondo demolizione” che prevede l ben 19 interventi  di demolizione, di cui 12 in Sicilia, 4 in Puglia, e tremate 1, dicasi uno in Calabria. Calcolate voi quanti secoli ci vorranno per intervenire su tutti gli altri mille e passa edifici da demolire. Peggio dei 49 milioni che la lega dovrà restituire allo Stato in 80 anni.

Se poi passiamo ai dati della tutela del territorio la situazione è altrettanto catastrofica. I dati precisi, sulle aree più a rischio inondazioni e alluvioni, sono quelli raccolti nell’ultimo “Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia e indicatori di rischio associati”,  pubblicato dall’Ispra. I dati sono allarmanti.  La Calabria ha una percentuale di rischio alluvioni pari al 17,1% su un’area di 2604,9 km2 su 15.222 totali. I rischi ci vengono  dai corsi d’acqua a regime torrentizio, dall’abbandono delle campagne, dalla mancanza di  terrazzamenti  sui declivi delle nostre montagne, dalla cementificazione selvaggia di questi decenni. Tutte cause riconducibili all’uomo.

Adesso dall’Europa ci arriveranno  15 i miliardi messi a disposizione contro il dissesto idrogeologico.  Mentre 2,49 miliardi di euro sono destinati alla gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico.

La Calabria è pronta ad affrontare queste sfide terribili? Oltre alla facile propaganda quotidiana che il Presidente Occhiuto  ci ammolla, il presidente deve capire che ci vogliono idee, progetti e programmazione. Altrimenti anche questa ennesima occasione sarà persa.

Allora, per finire, sarebbe interessante se il presidente  ci informasse per esempio sullo stato di attuazione della legge urbanistica regionale n.19/2002. Come è possibile che il 20 anni sono pochi i comuni calabresi che hanno approvato il PSC , il piano  strutturale comunale. La regione  che ruolo sta svolgendo per  far superare ritardi e difficoltà che i singoli comuni manifestano in questa direzione. Eppure la Regione ha il compito di promuovere, aiutare e controllare i Comuni in questa azione che è regolamentata dalla legge.   L’applicazione  degli strumenti urbanistici sono alla base di un contrasto serio all’abusivismo e al degrado del territorio. E sono la base di uno  sviluppo economico e della valorizzazione delle nostre bellezze. Oppure il Presidente vuole abbandonare a se stessi i Piani strutturali  Comunali e tornare ai vecchi Piani regolatori ?

La legge urbanistica va completamente rifondata sulla base della semplice distinzione e integrazione  territoriale tra aree urbanizzate e aree rurali.. Non possiamo inseguire il mare che devasta e si mangia le nostre coste, oggi qua, domani là. Non possiamo inseguire le frane, gli smottamenti, le alluvioni, dobbiamo anticipare le catastrofe mettendo in sicurezza la nostra terra. Non servono annunci di opere colossali come il rigassificatore a Gioia, l’alta velocità che è bassa velocità, per finire con la ciliegina del Ponte sullo Stretto. Tutto cemento, inquinamento e spreco di denaro pubblico. Servono progetti  seri che incidano sui mali atavici della nostra terra e non creino altre cattedrali di cui pentirci tra qualche anno. Bisogna puntare a recuperare i nostri paesi, l’entroterra, la montagna, la campagna  e la costa. Serve capacità di programmazione e di visione complessiva. Non interventi episodici volti a tamponare emergenze più o meno drammatiche. Per fare questo il presidente Occhiuto e la sua maggioranza, così come il governo nazionale, passino dalla propaganda  quotidiana all’impegno serio, silenzioso, quotidiano e fattivo. Creda a me, presidente Occhiuto, il calabrese è tollerante, silenzioso, amichevole, poi alle elezioni sa giudicare  in base ai fatti veri e non alla propaganda live.