Affare iGreco-Novelli, la contabilità di Mammà per Saverio e Cataldo “costa” 115 mila euro

di Ilaria Bosi

Fonte: Il Messaggero

Ex Novelli, per nascondere movimenti d’affari e balletti societari, Saverio e Cataldo Greco (51 anni il primo, 56 il secondo) si avvalevano delle consulenze della mamma. Quest’ultima, va chiarito, è del tutto estranea all’indagine, ma risulta titolare della società a responsabilità limitata cui i fratelli Greco avevano affidato esternamente la contabilità di Alimentitaliani (l’azienda cui il 22 dicembre 2016 vennero ceduti tutti gli asset della ex Novelli al prezzo simbolico di un euro).

Una consulenza da 115.500 euro, su cui la procura di Castrovillari pone l’accento nell’atto di conclusione delle indagini preliminari firmato dal sostituto Angela Continisio, che ai fratelli Saverio e Cataldo Greco contesta la bancarotta fraudolenta in concorso. Ed è proprio l’analisi degli aspetti contabili a far riemergere i tanti punti oscuri rilevati più volte, in passato, anche dal Tribunale fallimentare di Castrovillari, che delle questioni di Alimentiitaliani si è occupato più volte, nonostante la breve vita della società (fallita in appena un anno).

Oltre a respingere due proposte di concordato dei Greco, considerate inammissibili, i giudici cosentini, nell’arco di pochi mesi, hanno anche decretato il fallimento di quella società, rilevando leggerezze, omissioni, carenze, ma anche indicazioni generiche e riferimenti imprecisi, soprattutto sul fronte contabile.

Nell’accusa per bancarotta, secondo la procura di Castrovillari, i due fratelli non avrebbero soltanto “distratto e dissipato il patrimonio aziendale della società Alimentitaliani”, ma anche tenuto “i libri e le altre scritture contabili obbligatorie in modo tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari”. Ed è qui che la procura rileva come i due imprenditori, per cui si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, avessero “affidato la contabilità alla società Jureka srl, nonostante tale società avesse omesso di depositare i bilanci successivi a quello per il 2013”. E, osserva ancora il pm: il capitale di Jureka era detenuto al 98 per cento dalla mamma dei due imprenditori, che risultava anche amministratrice unica.

L’appalto esterno a Jureka viene formalizzato a Cariati il 24 aprile 2017 attraverso un contratto di outsourcing non consegnato ai curatori alla data del fallimento. I Greco non avrebbero poi depositato alle scadenze il bilancio di esercizio, né aggiornato la situazione dei rapporti bancari e finanziari, né dotato la società di un budget commerciale, omettendo anche – tra le altre cose – di consegnare ai curatori fallimentari una situazione patrimoniale aggiornata ed un bilancio regolarmente approvato.