Anci Calabria, continua il “balletto” delle collaborazioni farlocche del giovane Callipo: il ritorno di Pezzuto!

ANCI CALABRIA, COLLABORAZIONI PER ATTIVITÀ INESISTENTI AL CERCHIO MAGICO DEL SINDACO DI PIZZO GIANLUCA CALLIPO E STAMATTINA A LAMEZIA SONO PREVISTE NUOVE NOMINE…

Invece di passare a questa o quella testata improbabili interviste sul sesso degli angeli o sulla sua presunta allergia (che sfacciataggine!) al carrierismo personale, interviste politico-elettorali tutte preparate, preconfezionate e prontamente consegnate dall’addetto stampa pagato da Anci Calabria, il rampante e trasformista sindaco di Pizzo, miracolato presidente di Anci, dovrebbe farsi intervistare su tutt’altro.

Ad esempio sul bilancio e soprattutto sui misteriosi e consistenti contratti di collaborazione che dal 2017 ad oggi egli ha direttamente voluto e firmato (in assenza voluta di un segretario, nominato in fretta e furia soltanto qualche settimana fa). Ritorniamo su quello che, dalla fine del 2017 (quando venne eletto il renziano Callipo) è divenuto né più né meno che un club ad uso privato del giovane e brillante sindaco di Pizzo; che, come abbiamo già ricordato, è stato competitor in quota Pd/Renzi alle primarie del 2014 poi perse contro Oliverio; per poi essere indicato ed eletto come presidente Anci ed ormai da tempo auto-candidatosi ufficialmente a sostegno della candidatura a Presidente della Regione del sindaco di Cosenza Occhiuto. Sempre se Occhiuto sarà candidato…

Perché gli scenari, quando c’è di mezzo lo stratega Callipo, sono sempre diversi. Cosa farà con la sua lista di sindaci? Ma soprattutto quali e quanti vi aderiranno veramente? Si auto sospenderà da Presidente Anci, come etica e correttezza imporrebbero, per farsi la sua personalissima campagna elettorale regionale da aspirante assessore regionale al turismo? E se la candidatura di Occhiuto non dovesse essere confermata potrebbe correre da solo. Oppure con la lista di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro. Vedremo.

Con Callipo, di cui non si conoscono idee, progetti ed identità, né come sindaco di Pizzo né come Presidente Anci, ma solo apparizioni vuote e sorrisi sui social, ci si può aspettare di tutto. Come sapete, qualche settimana fa, alla Cittadella Regionale, in una misera riunione di consiglio regionale dell’associazione (quasi deserta) si è consumata la farsa della nomina a segretario di Francesco Candia, entrato in Anci come sindaco di Stignano (RC), oggi consigliere di minoranza (ex Udc) di quel comune, nonché consigliere nazionale Anci e vice presidente Anci Calabria, salvo – non lo sappiamo – non si sia dimesso dopo la nomina a segretario, per liberare altra casella.

Ed a proposito di caselle da riempire, nell’assemblea precongressuale convocata per stamani a Lamezia, se permane il mutismo già registrato all’ultimo consiglio regionale per la nomina del segretario, l’intraprendente Callipo, così come abbiamo già annunciato, dovrebbe riuscire a sistemare altri due nominativi, come consiglieri nazionali: quello di Giuseppe Varacalli, consigliere comunale di minoranza del comune di Gerace attuale nonché presidente (fino a fine anno pare) di Federsanità Anci Calabria più la sua amica, Anna Battaglia, vice sindaco di Cutro.

Ma ritorniamo per un attimo a Candia. Come abbiamo già avuto modo di dire, pare che il consigliere comunale di Stignano non abbia avuto all’inizio posizioni in perfetta linea con Callipo, cosa che probabilmente è rimasta tale. Tutti descrivono il neo segretario come politico di lungo corso e di dirittura morale impeccabile, preparato e competente. Un profilo a dire il vero non esattamente coincidente con il curriculum ricercato dal Presidente Anci Calabria per accerchiarsi, finché può, di servi sciocchi, assistenti muti, utili idioti o magari di belle presenze. Candia non risponde a questo identikit, quindi perché Callipo lo ha voluto, con tutto quello che potrebbe uscire fuori da cassetti che fino ad oggi ha gestito da monarca assoluto di Anci?

Con molta probabilità, in un gioco delle parti e di equilibri complicati che potrebbe sfuggirgli di mano, Callipo ha accettato il suggerimento o l’indicazione esplicita o addirittura l’imposizione dell’inattaccabile Candia (la cui faccia porterebbe un po’ di pulizia e trasparenza) fatta da sindaci ed amministratori della provincia di Reggio Calabria, in primis Giuseppe Idà sindaco di Rosarno e Giovanni Calabrese sindaco di Locri. E se così fosse, sarebbe spiegato anche perché il neo segretario Candia pare si sia messo subito all’opera per rivoltare Anci Calabria come un calzino. Da oggi in poi (se un contratto gli è stato fatto, dopo la nomina) dovrà firmare lui ed assumersi lui le responsabilità contabili ed amministrative della monarchia Callipo. Se la sentirà a fare il cancelliere del sindaco di Pizzo? Non è certo. Anche perché dovrà mettere mano a tutta una serie di preziosissimi contratti di collaborazione, già fatti e firmati da Callipo, elargiti ad amici, amiche e clienti del suo cerchio magico. Non si sa nulla in merito, ma qualcosa c’è…

Il chiacchiericcio, in merito, è tale che non può non essere ascoltato. Sia nella sua Pizzo che nel resto della regione. Vi sono ad esempio due personaggi chiave in questa telenovela tutta ancora da scrivere: Sharon Fanello, consigliere comunale di Pizzo e Vincenzo Pezzuto, di cui ci siamo già occupati parlando dello staff del sindaco di Cosenza Occhiuto. Entrambi, tra gli altri, potrebbero avere contratti importanti pagati da Anci Calabria, anche se non si sa nulla dell’importo né soprattutto dell’apporto e del prezioso lavoro esattamente svolto in nome e per conto di Gianluca Callipo, anzi di Anci Calabria. Quello che si sa per certo è che la Fanello, che guarda caso ricopre anche l’incarico di vice coordinatore Anci Giovani della Calabria, molto molto vicina al sindaco di Pizzo, garantisce in quel comune la tenuta della maggioranza pare a rischio. Di Pezzuto, a parte la sua appartenenza al cerchio magico di Occhiuto ed il fatto che abbia accompagnato talvolta Callipo dal dirigente regionale agricoltura Giacomo Giovinazzo, non vi è traccia di attività particolare fatta per Anci, anche se pare sia attribuibile a lui il costoso Progetto SIBaTer – Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre, per il quale Callipo ha messo in piedi addirittura un evento ad hoc aprile scorso a Camigliatello e di cui ad oggi, a parte gli annunci roboanti, i comuni non sanno assolutamente nulla. Una domanda, tra le altre, sorge spontanea: ma Anci nazionale è al corrente di tutto questo andazzo?