Ancora un’aggressione nel Vibonese a una dottoressa di guardia medica

Ancora una dottoressa (E.D., 30 anni) di una guardia medica aggredita nel Vibonese. Il fatto, secondo quanto riporta “il Quotidiano del Sud”, è avvenuto a Cessaniti, precisamente nella frazione Pannaconi. Responsabile della presunta aggressione un 60enne che sarebbe già noto ai carabinieri.

I dettagli. Alle 23.40 le ha telefonato un uomo che lamentava problemi di respirazione e palpitazione elevata. “La sua voce – racconta la professionista, sempre a “il Quotidiano del Sud” – mi ha allarmata perché lasciava intendere che potesse esserci in atto un infarto. Per capirne di più ho chiesto di parlare con la moglie da cui ho appreso che l’uomo aveva alzato un po’ il gomito, pur non essendo più abituato a bere. Per cui, segnato l’indirizzo, mi sono precipitata in macchina a Pannaconi, insieme a mia madre che, alternandosi con mio padre, mi fa compagnia durante le notti di guardia”. Giunta nell’abitazione ad accoglierla c’era l’uomo, sottoposto a visita di controllo. Ma ecco che i timori cominciano a realizzarsi: “Mentre guadagno l’uscita improvvisamente lui mi afferra da dietro, mi mette la mano sulla bocca e mi trascina verso una stanza attigua, completamente buia. Ho iniziato subito a gridare come una pazza ma lui mi ha ficcato le dita in bocca, tirandomi dolorosamente la guancia e bloccandomi il braccio destro. Mentre continuava a trascinarmi gli ho gridato: cosa vuole farmi, vuole violentarmi o soffocarmi?”. Fortunatamente ha avuto la forza di colpirlo con la borsa degli strumenti e a scappare via. Sul posto sono arrivati i carabinieri. L’episodio è stato duramente condannato dall’Ordine provinciale dei Medici. Nel fuggire è anche caduta, sbattendo la testa.