Antonio Padellaro: “Mazzettoni, piedi caldi e Minnesota”

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Confesso che da quando il governo ha deciso di introdurre le prove psicoattitudinali per i magistrati ardo letteralmente di curiosità per il Minnesota test. Che, come sembra, sarà adottato per stabilire se l’aspirante toga ha tutte le rotelle a posto (oppure se gira con un coltello da cucina in tasca per minacciare gli imputati).

Ho subito saccheggiato Google dove ho scoperto che si tratta di un metodo molto apprezzato dagli studiosi, composto da 567 affermazioni denominate “item”. Per ogni “item” il candidato deve indicare: vero o falso. Tra le prime dieci affermazioni cui rispondere ne cito alcune a me parse significative. “Mi piacciono le riviste di meccanica”. “Ho un buon appetito”. “Mi sveglio fresco e riposato quasi tutte le mattine”. “Vengo facilmente svegliato dai rumori”. Però, la mia preferita è: “Di solito ho le mani e i piedi abbastanza caldi”. Leggo che le risposte a ognuna delle 567 frasi ha “profondamente senso per gli psicologi”, e ciò mi basta e mi avanza, ci mancherebbe altro. Devo altresì ammettere che la mia irresistibile curiosità per il test (che avrebbe già selezionato il meglio dell’esercito e della polizia) è legata al Minnesota, teatro della mitica serie Fargo dei fratelli Cohen, black comedy in cui i delitti più efferati hanno come protagonisti dei perfetti imbecilli.

Ok, sto divagando e chiedo scusa se la proposta che sto per fare possa sembrare in qualche modo collegata ai succitati imbecilli. Tuttavia, sulla scia di quanto proposto dal procuratore Nicola Gratteri (“narco e alcol test per chi governa”) mi chiedo se non gioverebbe alla credibilità delle istituzioni nel loro complesso chiedere a ministri e sottosegretari di compilare, prima della nomina, i 567 “item”. A questo proposito, l’affermazione “ho un buon appetito, vero o falso?”, sembra cucita addosso al ministro Nordio. Mentre Salvini potrebbe rispondere a quella a lui più congeniale sulle mani e i piedi “abbastanza caldi”. Ora che ci penso ci sarebbe anche materia palpitante per i fratelli Coen. Tipo, un giudice che supera brillantemente tutti e 567 gli “item” e poi viene beccato mentre concorda un mazzettone per prosciogliere un premier. Troppa fantasy?