Argini sui fiumi: il commissario convoca gli esperti per riparare i guai di Mario il cazzaro

Nonostante, per grande fortuna dei cosentini, non sia più sindaco, Mario Occhiuto detto Mario il cazzaro continua ad avere la presunzione (magari impari un po’ meglio a parlare in italiano e faccia qualche corso di dizione che è veramente penoso…) di impartirci lezioni.

Oltre ad essere un architetto (fallito), adesso si atteggia a grande ingegnere…

Nei giorni scorsi, i primi temporali su Cosenza hanno creato una situazione molto grave sui nostri fiumi e le fotografie che sono state scattate nelle scorse ore, hanno mostrato a tutti che i suoi ridicoli interventi per sistemare gli argini, non sono serviti a nulla. E’ perfettamente inutile che Occhiuto provi a girare la frittata. Lo sanno tutti che è solo un cazzaro e non dice la verità neanche quando c’è un’evidenza grande quanto la sua testa che sta lì a testimoniarlo.

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Se con un modesto temporale come quello di avant’ieri, il Busento (non il Crati, attenzione!) arriva quasi a rompere quei farlocchi e ridicoli argini, è evidente che c’è qualcosa che non va.

Nessun cosentino, vedendo questi “argini” ha chiaro il ruolo dei massi e delle geostuoie (dovrebbero chiamarsi così…) sistemate lì da qualche scienziato di fede occhiutiana, le quali, se il fiume valica il limite (con funzione meramente estetica a questo punto) dei massi, hanno ben poca vita divenendo semplicemente un sottile strato di fango.

Lo capiscono proprio tutti questo discorso, eppure Occhiuto prova ancora ad arrampicarsi sugli specchi…

Occhiuto, oltre ad essere truffaldino e imbroglione per natura, è anche saccente e testardo e non ammetterebbe mai di aver sbagliato. Ma gli sfugge un particolare: non ha più la fascia da sindaco e il commissario prefettizio, che non è un fesso e sa con chi ha a che fare, ha già convocato un gruppo di esperti seri e non certo venduti al “potere” di Occhiuto per riparare a tutti i suoi guai. E sappiamo bene che sono tantissimi.

Ultima riflessione: il potere, come diceva Andreotti, logora chi non ce l’ha. E il cazzaro, senza la fascia tricolore, fa quasi pena…