Calabria Verde, a volte ritornano e fanno sempre guai

Paolo Furgiuele

Ebbene sì, il nostro grande amico Facente Fesso (firmo tutto io, perché Mirabelli /Censore vogliono così e comandano loro…) Errigo, da Serra San Bruno, mitico vice di ‘O Principale, è tornato.

Infatti leggiamo dall’Albo Pretorio la pubblicazione del nuovo Fondo Economale per l’anno 2015 firmato proprio ERRIGO.

Il commissario Nello Gallo
Il commissario Nello Gallo

Nulla di strano se non fossimo a Calabria Verde. Sì, perché si mormora che il commissario Gallo abbia convocato d’urgenza il pensionato Errigo per la vicenda del Fondo Economale 2015 e gli abbia presentato una lettera, a firma dello stesso Errigo, con la quale il Facente Fesso richiedeva la pubblicazione dell’atto.

Ma che strano, direte voi. Certo che è strano, direbbe il venditore Ezio Greggio della straordinaria trasmissione Drive in degli anni 80, ed anche parecchio!

In primo luogo, ci troviamo dinanzi ad un atto postdatato (situazione abituale per certi dirigenti di Calabria Verde). Infatti è datato 31/12/2015 ma la lettera di Errigo che richiede la pubblicazione è del 09/02/2016, cioè quando l’amico nostro risulta già in pensione… Pazzi, sono dei pazzi: è l’unico commento possibile. 

In secondo luogo, perché lo firma Errigo, che risulta solo segretario della segreteria del Direttore Generale?

Perché non lo firma la potentissima Arlia o il fido Mellace, autori del famosissimo Fondo Economale 2014 e titolari del servizio, famosissimo anche per la magistratura catanzarese?

Secondo noi perché si sono rotti le scatole di fare porcate e poi la paura fa novanta se non di più…

Comunque, scorriamo le voci e salta subito all’occhio una voce alquanto strana, “44° a rimborso missione”.

Giuseppe Campanaro
Giuseppe Campanaro

Evviva la trasparenza (San Giuseppe Campanaro suona una campanella, fatti sentire, anche se dubitiamo che tu lo faccia mai).

Chissà chi è andato in missione, soprattutto dove (zona Napoli e Roma?) e quando. Certo, dopo gli imbarazzi dell’anno 2014, almeno hanno imparato che è meglio non scrivere nulla perché altrimenti si fanno male, meglio non indicare la trasferta, i ristoranti e le eventuali spese super extra.

Certo, la legge imporrebbe la specifica ma noi siamo a Calabria Verde. Comunque sono 18 le voci rimborsi viaggi per un importo totale non inferiore ai 4.500 euro (chissà se San Giuseppe si ritrova tra queste voci con il suo comparuccio Furgiuele), ma non riusciamo ancora a capire perché non usano i capitoli di spesa previsti dal bilancio.

Comunque hanno imparato la lezione. Infatti non puntualizzano più qual è la stazione di servizio dove fanno gli acquisti di “spese manutenzione autovetture” (perché l’officina Cracco con i suoi 26 mila euro liquidati non bastava…).

Chiaramente, questa stazione Q8 di Amantea avrà dei prezzi favolosi, così non indicandola non ci permettono di andare li a comprare, e quindi risparmiare…

Il totale di queste voci vi sfidiamo a calcolarlo perché siamo un po’ pigri e ci sentiamo presi un po’ in giro.

Altre voci caratteristiche le ritroviamo grazie all’Ufficio per la manutenzione della Cittadella. Mannaggia, presidente Oliverio, per farla contenta comprano pure le batterie per allestire il prato a Germaneto.

Poi ci sono una marea di scontrini per manutenzioni della sede centrale e distretti non specificati (ci verrebbe voglia di parlare con i dipendenti dei distretti che non hanno neanche i riscaldamenti) per centinaia e centinaia di euro.

Leggiamo perfino di  spese per le sedi periferiche, tra l’altro illegittime, di Castrovillari e del feudo della signora Arlia a Paola.

Non vorremmo che fossero le spese per villa Furgiuele… fesso chi non ci crede.

Franco Iacucci
Franco Iacucci

Benzina a go go per fare il giro d’Italia (senza contare le schede carburante ma queste lasciano traccia e perciò meglio non usarle), spese per la sede di Iacucci (uno dei fedelissimi di Oliverio) ad Aiello Calabro, mai aperta, spese varie di importi modesti.

Ma ciò che salta all’occhio è che tutto improvvisamente si ferma e si cambia alle soglie di novembre.

Ma cosa sarà mai successo? Ah sì, ora ricordiamo, la visita della Guardia di Finanza e perciò meglio fermarci e dare qualche spicciolo ai distretti indicandoli in maniera precisa, quelli veri, così sembriamo più buoni e nessuno se ne accorge.

Non crediamo che questo possa succedere perché l’attenzione della magistratura è sempre molto alta ed anche perché, pure a noi che siamo dei babbi, sembra strano che le spese della direzione generale finiscano a novembre e scompaiano contemporaneamente ed improvvisamente dalle funzioni previste dai loro contratti la dirigente della ragioneria Franca Arlia e l’economo Mellace.

Ma di certo ci penserà il controllore Scimmietta (non vedo, non sento, non parlo) alias Giuseppe Oliva? Di regola dovrebbe essere così ma nei fatti non crediamo proprio, anche perché in questi giorni viene pubblicata una nuova determina a favore dei suoi sodali Canino, Carrà and company per lo straordinario.

Infatti con la determina n 3 dell’ 08/02/2016 Allevato su ordine di Oliva paga lo straordinario a questi lavoratori di Calabria Verde utilizzati da Oliva.

Però c’è in agguato il piccolo guerriero Campanaro, che ormai, scosso dalle botte ricevute da tutti, va all’attacco del grande Oliva.

Pare che sia pronto  l’esposto all’Anticorruzione e alla Corte dei Conti, con il quale si evidenzia che diverse sentenze hanno sancito che l’utilizzo di lavoratori può avvenire solo per periodi di tempo limitati (i Carrà ed i Canino ed altri 10 tra ex operai ed impiegati sono ormai da decenni al dipartimento Agricoltura) ma soprattutto che è vietato che li debba pagare Calabria Verde per un’attività svolta in altri enti. E se uno pensa alle povere casse dell’ex Afor non può che dargli ragione.

Vedremo chi la spunterà, vista la scienza infusa di entrambi, ma soprattutto cosa ne pensano i silenti sindacati amici del potere.