Autobomba a Limbadi, Walter Loielo di Gerocarne s’è pentito

Il fermo immagine tratto dal Tg1 mostra vigili del fuoco e inquirenti sul luogo dove un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, è morto a Limbadi, nel Vibonese, nello scoppio dell'auto che stava guidando, 09 aprile 2018. Ferito gravemente il padre di Vinci, Francesco, di 70 anni. L'ipotesi che viene fatta dai carabinieri è che a provocare lo scoppio sia stata una bomba collocata nel vano portabagagli della vettura. ANSA/FERMO IMMAGINE TG1

La Dda di Catanzaro ha a disposizione un nuovo collaboratore di giustizia: è Walter Loielo, 23 anni, di Gerocarne, recentemente indagato insieme al fratello Ivan per l’omicidio del padre, Antonio. Il cadavere dell’uomo è stato recuperato tra i boschi di Ariola a novembre 2020. Ad annunciarlo durante il processo per l’autobomba di Limbadi che è costata la vita a Matteo Vinci è stato il pm Andrea Mancuso, che ha fatto sapere ai giudici e alle difese che il 20 marzo scorso il neo pentito avrebbe riferito circostanze relative ad un attentato di natura esplosiva che il collaboratore di giustizia collega all’autobomba che il 9 aprile del 2018 uccise Matteo Vinci, 42enne biologo. Il collaboratore di giustizia verrà sentito al processo il prossimo 27 aprile.