Avviso di garanzia notificato: Occhiuto avvisato mezzo salvato

Ormai lo sanno tutti. Non c’è più niente da nascondere. Anche perché questo ammuccia ammuccia può far pensare male qualcuno.

Del resto, un avviso di garanzia è a tutela dell’imputato. Non c’è niente di cui vergognarsi. Noi per questo ve lo avevamo già comunicato, sindaco, per farla trovare già preparata a questo evento.

Un piccolo inciso, se permettete. Quando Iacchite’ scrive una cosa, state tranquilli che è quella. Può non piacere il nostro linguaggio, o la nostra cifra stilistica, ma ciò che scriviamo corrisponde sempre ai fatti reali. Noi non inganniamo mai i nostri lettori. Lavoriamo per loro che sono i soli ai quali dobbiamo dare conto e raccontare ciò che veramente accade. Scusate l’inciso.

notitifca

L’aver ricevuto (notificato) qualche giorno fa un avviso di garanzia dalla procura di Cosenza, come noi avevamo annunciato, dovrebbe inorgoglirla. Se fossi al suo posto lo sventolerei ai quattro venti. Perché questo atto giudiziario le dà la possibilità di difendersi e di rispedire al mittente tutte le accuse infondate o come dice lei “il fango” che in questi mesi gli è stato buttato addosso. Una occasione per parlare chiaro ai cittadini.

Spiegare, documentare, far verificare, carte alla mano, tutta la legittimità e l’onestà della sua azione amministrativa. A Cosenza, come lei sa, si dice: acqua chiara non teme tuoni. E allora, colga l’attimo che la fortuna le ha voluto riservare. Sbugiardi i suoi nemici, i suoi detrattori, i suoi ricattatori, ponendoli di fronte alla verità. La sua. Quella di cui lei si vanta. E che pare essere l’unica possibile.

Tutto il resto è invero, e chi sostiene il falso è un mistificatore. Come a lei piace chiamare chi non venera la sua verità. E’ il suo momento sindaco, la fortuna le sorride ancora una volta. Non la deluda.

GRANIERI

Spieghi qual è, visto che è il sindaco di questa città, la sua linea difensiva rispetto alle accuse di sperpero di denaro pubblico che la procura di Cosenza le muove. Non si rifugi, se le posso dare un consiglio, nel classico “ho fiducia nella magistratura”, oppure “i processi si fanno nelle aule dei tribunali”, perché ha l’opportunità politica di coinvolgere i cittadini per renderli edotti su come ha amministrato i nostri soldi, non la sprechi.

Dimostri tutto il suo coraggio uscendo allo scoperto, sfidando i suoi nemici faccia a faccia. Affronti le sue paure. Non si perda negli ansiolitici. Non si deprima. Non ascolti chi le suggerisce il silenzio. Dico che questa è una fortuna, che le è capitata, perché può anticipare argomentazioni, spiegando eventuali incongruenze amministrative, prima che arrivi la DDA.

E’ come se si portasse avanti con il lavoro, solo che se fa come dico io, cioè carte alla mano, spiega, si trova la gente già pronta e preparata ad affrontare la “tragedia”. Magari dalla sua parte perché soddisfatta delle sue spiegazioni. Questo, penso che, oltre a lei stesso, lo debba alla città.

Non abbandoni la nave, come ha fatto Schettino, resti insieme alla sua gente che di lei si fida. Non faccia come fanno certi direttori di banca che dopo il crack abbandonano al proprio destino il povero correntista. In molti si fidano ancora di lei. Li accontenti.

Spieghi, dimostri, comprovi la sua correttezza politica ai suoi elettori. Così come fanno le persone perbene. Del resto l’avviso di garanzia non è certo una condanna o la prova della colpevolezza, ma è una occasione che rende uniche le virtù di un politico. Una sorta di illuminazione.

Da come ci si comporta dal ricevimento in poi di questo atto, si capisce chi ama la sua gente e fa politica per i cittadini e sente di dovergli una spiegazione, e chi invece ha solo sgraffignato ed ora che è stato preso con le mani nella marmellata si nasconde (metaforicamente parlando).

In altre parole, c’è differenza tra chi ha e chi non ha un’ etica ed una morale politica. Dimostri di avere queste virtù, almeno questa volta mi ascolti. Prima che sia troppo tardi. Come si dice: Occhiuto avvisato mezzo salvato.

P.S. se vuole, il nostro giornale è a sua completa disposizione, per tutto ciò che ha da dire in merito alle accuse.

GdD