Calabria 2019, anche la Lega molla Occhiuto (che diventa “comunista”)

La via verso le elezioni regionali del 2019 si fa, per Mario Occhiuto, sempre più tortuosa. Completamente mollato da quel che rimane di Forza Italia, vedi dichiarazioni di Tallini, Abramo e Tajani, scaricato da Fratelli d’Italia, vedi dichiarazioni del segretario regionale Ernesto Rapani, allontanato dai Cinghiali e Guccione che non lo vogliono vedere neanche in cartolina, e ora definitivamente buttato alle ortiche dalla Lega.

In una nota i vertici regionali della Lega fanno sapere ad Occhiuto quanto segue: «Non rinunceremo al nostro simbolo, la Lega sarà presente alle prossime Regionali». Anche se giorno 5 la sentenza dovesse condannare la Lega per la nota vicenda dei 49 milioni di euro spariti. Il che – dicono sempre i vertici regionali della Lega – non cambierà nulla: «Non ci saranno terremoti, abbiamo una struttura organica che risponderà alle direttive del partito». E aggiungono: «Noi non abbiamo bisogno di candidare o prendere soggetti già precostituiti. Abbiamo aspettato 5 anni per conquistare due seggi in Parlamento e non avremo difficoltà ad aspettarne altri 5 o 6 per ottenerne altri due alla Regione».

Il progetto occhiutiano di costruire un’accozzaglia di dinosauri politici in fuga dai partiti e provenienti da ogni dove, da posizionare sotto le insegne di un finto civismo, non è piaciuta alla Lega che ribadisce: «Nessuno può determinare la politica della Lega, ci presenteremo col nostro simbolo». E specificano: «Non candideremo mai persone che vengono dalla vecchia politica, i dinosauri troveranno porte chiuse». E su possibili alleanze dicono: «Il rapporto con il Movimento è ottimo, di grande collaborazione… chi vorrà sposare il nostro progetto dovrà farlo partendo dai punti programmatici e da un candidato alla carica di governatore condiviso e che non dovrà porre veti. Vogliamo co-partecipare alla vittoria e alla riconquista di una Regione, ma andare da soli non ci spaventa».

Una mazzata tra capu e nuci i cuaddru per Mario Occhiuto che con oggi chiude definitivamente la sua parabola politica nelle file del centrodestra. Ve lo avevamo raccontato in anteprima: Occhiuto è costretto a trattare di nuovo con Madame Fifì.

Occhiuto passa, definitivamente, dal centrodestra di Berlusconi, Salvini, Meloni, al centrosinistra di Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Oliverio, Giudiceandrea e compari vari. Una fine ingloriosa per Occhiuto, che dimostra anche la mancanza totale di etica e valori politici, oltre ad evidenziare chiaramente e senza ombra di dubbio anche per i lecchini, che ciò che lo muove è la sola bramosia di potere e denaro, e per questo è pronto ad allearsi, pur di avere una possibilità, anche con diavoli e megere. Anche a diventare “comunista”. Ricordiamo che il Pd ha denunciato più volte il sindaco, sia con esposti in procura sia con interrogazioni parlamentari, accusandolo di aver trasformato il Comune nel suo bancomat personale. Mica cotiche. Ma tutto questo per Occhiuto è acqua passata. Per 4 voti Occhiuto è disposto a tutto e non guarda in faccia a nessuno: non ha il benché minimo senso del pudore. Del resto si è sempre comportato così, non è la prima volta che traffica con Madame Fifì e Capu i Liuni, solo che questa volta il destino che li attende è amaro, molto amaro. E a dirlo è la matematica, che come si sa, non è un’opinione.

Mi sa che questa volta non  basterà un po’ di zucchero a mandar giù l’amara pillola che saranno costretti ad ingoiare. Altro che presidente delle Regione!