Calabria 2019, nomine in arrivo all’Anci: tutti i conflitti di interesse di Gianluca Callipo (e compari)

REGIONALI, FERMENTO E NOMINE IN ARRIVO PER ANCI CALABRIA | CALLIPO SI CANDIDA CON OCCHIUTO MA NON SI AUTO-SOSPENDE: CHE SUCCEDERÀ LUNEDÌ 30 CONSIGLIO REGIONALE ANCI?

Che la politica regionale a tutti i livelli sia vittima e carnefice di un’ormai scrosciante frenesia pre-elettorale in vista delle prossime regionali è un dato evidente ed anche scontato, sia se si considera la cronaca delle dichiarazioni, delle iniziative e delle apparizioni mediatiche di aspiranti candidati presidenti e consiglieri; sia che si osservino con maggiore attenzione i movimenti sotterranei che agitano istituzioni ed associazioni, locali e regionali.

Tra queste, vi è sicuramente Anci Calabria, presieduta dal sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, già competitor in quota Pd/Renzi alle famose primarie del 2014 perse contro l’attuale Governatore Mario Oliverio; eletto all’unanimità dall’assemblea regionale Anci del 30 ottobre 2017, alla quale partecipò il 70 % dei sindaci aventi diritto al voto e, come è noto, da qualche giorno auto-candidatosi mediaticamente (per la seconda volta, dopo un’analoga intervista dell’anno scorso) a sostegno della candidatura a presidente della Regione del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

E le perplessità e gli interrogativi, attorno alle attività ed alla funzione che la sezione calabrese di Anci Calabria può svolgere o meno, direttamente o indirettamente, a vantaggio di una parte politica in corso per le regionali, sono diffusi e numerosi. A partire dal probabile conflitto di interessi e sicuramente dalle ragioni di opportunità, di dignità e di decoro istituzionale che avrebbero dovuto indurre l’intraprendente Presidente di Anci Calabria quanto meno ad auto-sospendersi dalla sua carica, rinviando alla fase post elettorale, ogni iniziativa istituzionale ed addirittura ogni eventuale provvedimento o nomina interna all’associazione, stante appunto la sua auto-candidatura pubblica a fianco di una delle probabili parti politiche in competizione, tra l’altro opposta a quella di sua appartenenza al momento della sua elezione nel 2017.

Non soltanto non è stato preservato questo minimo garbo istituzionale sul quale stranamente le altre forze politiche stanno zitte, ma Callipo, nel suo percorso di avvicinamento tattico e strategico dal Pd ad Occhiuto ed a Forza Italia, ha fatto di più. Ha prima affidato un incarico per la gestione della comunicazione di Anci e del suo presidente (candidato alle regionali) e poi ha addirittura convocato per la mattina di oggi, lunedì 30 settembre, a Catanzaro il consiglio regionale di Anci Calabria, con primo punto all’ordine del giorno, nientemeno, che la nomina di un segretario. Che, a norma dello Statuto Anci, è il capo del personale e sottoscrive i contratti (come ad esempio quello per la comunicazione!).

Ma fino ad oggi, chi ha firmato i contratti in Anci? E soprattutto, vista la sua candidatura alle regionali, come mai Callipo ha tutta questa urgenza, adesso, di nominare un segretario di cui per 2 anni a quanto pare ha fatto a meno? Per Statuto il segretario Anci dovrebbe firmare anche i verbali di assemblee e riunioni insieme al Presidente. Chi ha firmato i verbali fino ad oggi? Tra i nomi sussurrati per la nomina di Segretario circola anche quello di Francesco Candia, entrato in Anci come sindaco di Stignano (RC) e con posizioni inizialmente non in linea col Presidente, oggi però consigliere di minoranza (ex Udc) di quel comune, nonché consigliere nazionale Anci in quota Anci Calabria di cui è stato nominato da Callipo vicepresidente.

Tra le domande: il sindaco di Stignano ne è al corrente? Insieme a Candia, nel consiglio nazionale Anci la Calabria è rappresentata anche da Giuseppe Varacalli, anch’egli consigliere comunale di minoranza di Gerace, attuale presidente (fino a fine anno) di Federsanità Anci Calabria. Pare che ad entrambi, Candia e Varacalli, divenuti nel frattempo fedelissimi di Callipo, il Presidente abbia garantito la riconferma come consiglieri nazionali in vista del prossimo congresso regionale Anci Calabria che dovrebbe tenersi nel mese di ottobre prossimo e che dovrà riempire anche le due uniche caselle nazionali spettanti alla Calabria in base ai soci. Ovvero in base alle quote pagate dai comuni.

E qui si apre un altro capitolo misterioso di Anci Calabria. L’articolo 14 dello Statuto Anci disciplina la decadenza sia per i comuni morosi (quanti sono? La Presidenza Callipo ha invertito una tendenza negativa? C’è un bilancio approvato dal 2017 in poi per capirci qualcosa?) sia, dalla carica, dei componenti che senza giustificato motivo non partecipano per tre volte consecutive, così come dovrebbero documentare fogli presenze e verbali, sottoscritti dal segretario, che però fino ad oggi non c’è mai stato e che adesso diventa urgente. E non è finita qui…