Calabria 2020, i predicatori e l’odor di destra

SE NON CI FOSSE DA PIANGERE MI VERREBBE DA RIDERE

dal profilo Fb di Francesco Scanni

Premetto che neanche io apprezzo candidature post-ideologiche. Quest’idea di candidare persone della cosiddetta “società civile”, prive di una connotazione politica chiara, che sembrano trovarsi a proprio agio, indiscriminatamente, tanto in ambienti destrorsi che sinistrorsi, non mi convince per nulla.

Ma il pulpito dal quale oggi arrivano le prediche risulta veramente assurdo e paradossale!

Lamentano una presunta ambiguità ideologica proprio coloro i quali su questa hanno costruito intere carriere politiche.

Dove l’avevate lasciata tutta questa riprovazione quando votavate Occhiuto a Sindaco di Cosenza, alla sua prima candidatura? Dove avevate rinchiuso il vostro disgusto quando Gentile veniva nominato sottosegretario del governo Renzi (per non parlare dei continui contatti fra ambienti PD calabresi ed i due fratelli)? Ed ancora, dove si era cacciata tutta questa repulsione quando candidavate nelle liste parlamentari Mancini Jr.? Dove si era nascosto il vostro ribrezzo quando governavate con Verdini, Berlusconi ed Alfano? Su quale sentiero avete smarrito la vostra insofferenza verso le destre quando si trattava di sostenere le riforme più liberiste degli ultimi 40 anni promosse dal governo Renzi (dal Jobs act alla riforma costituzionale, passando per l’abolizione delle province e dell’art.18)? Ed infine, perché non vi siete rifiutati di fare un accordo organico con Forza Italia a Rende, con la Lega a Corigliano e con Fratelli d’Italia a Casali del Manco, vista tanta ripugnanza verso tutto ciò – e tutti coloro – che sono in odor di destra?

Questa degenerazione dei valori, dell’identità e dei riferimenti l’avete innescata e rafforzata voi! E si sa, in politica come nella vita chi semina male razzola peggio.