Calabria 2020: le piroette di Di Natale, la “ballerina” della nostra politica

Se il rinnovamento della Calabria deve necessariamente passare da Graziano Di Natale, il futuro di questa regione è tutt’altro che roseo, direbbero i suoi detrattori (che sono tanti) ma non solo… La transumanza da un partito all’altro ha caratterizzato i lustri di politica del Di Natale. DC, UDC, PD, ……, centro, destra e sinistra, le ha provate tutte, ora è entrato nella lista di Callipo candidandosi come “nuovo” della politica. Ma nuovo non è… E il guaio è che è stato addirittura eletto e già si vocifera che se ne andrà con… Renzi, pensate voi un po’!

Graziano Di Natale è furbo. Non è colluso con la malavita, non ha procedimenti penali che lo interessano. Graziano Di Natale fa la politica del non fare: chi non fa non può sbagliare.

Graziano Di Natale, da 18 anni sulla breccia politica paolana, nessuna traccia ha lasciato del suo incedere politico. Chi fa sbaglia, chi non fa … E lui continua a non fare. Il favore all’amico, quello non manca mai. La favella imbonitrice del politichese vuoto gli ha fatto raccogliere molti frutti negli anni, oggi tenta il colpaccio. Un posto da consigliere regionale gli varrà una pacca sulla spalla dal suocero che quegli scranni ha consumato.

Callipo non poteva non volere Di Natale nelle sue liste, è pulito e al signore del tonno questo interessava. Inoltre ha portato anche qualche migliaio di voti.

Di Natale ha dimostrato però, per l’ennesima volta, di aver paura. Dopo anni di militanza nel PD, per questa competizione elettorale ha cambiato casacca per non confrontarsi direttamente con Giuseppe Aieta. Personaggi con spessori culturali diversi i due, Di Natale ne è al corrente, ma con un rapporto fratricida che non ha mai giovato al territorio di riferimento.

Di Natale ha fatto le cose in grande: ha ospitato Callipo nella sede del Comune di Paola, piena di suoi affezionati seguaci. C’era buona parte dell’amministrazione comunale con in testa il sindaco Perrotta, ovviamente. Mancava invece Francesco Aloia, che da Perrotta è stato privato del suo unico assessore (sotto pressioni di Di Natale?). Inoltre il politico al quale afferisce Aloia è stato scartato da Callipo tra le sue liste. Orlandino Greco, attaccato duramente dallo stesso Di Natale qualche settimana addietro, non si è perso d’animo e dopo qualche lacrima di rabbia sbattuta in prima pagina, scartato da sinistra ha candidato un suo pupillo a destra, a dimostrazione del fatto che le ideologie sono ormai vetuste e che l’importante è la conquista della poltrona. Poi magari vi spiegheremo com’è andato il derby del clientelismo con il generale Graziano, una storia che fa ridere come direbbero i Pooh… Per il momento accontentatevi delle piroette di Di Natale, la nuova “ballerina” della politica calabrese.