Calabria 2021. Ecco i nuovi e unici alleati della signora Ventura

È talmente debole la candidatura della signora Ventura che il Pd nazionale è stato costretto a mandare in Calabria, dopo il chiaro fallimento di Miccoli, un uomo forte a blindarla: il travestito da Pd Boccia. La scelta non è casuale. Boccia, si sa, e checchè lui ne dica, è il principale sponsor della signora Ventura gradita alla paranza calabrese del Pd legata a Nicola Adamo e Madame Fifì. La candidata di facciata di un accordo trasversale per far vincere la destra ed impedire la vittoria di De Magistris con il quale le paranze non possono continuare a fare affari. Un ruolo che evidentemente sta bene alla signora Ventura che con la pubblica amministrazione lavora, e si sa, un politico amico, in questo caso, serve sempre. Serve ad esempio a mantenere attivo il contratto di 600 milioni con la regione Calabria, per la linea “ferroviaria jonica”, così come serve per siglare nuovi lucrosi contratti. Di vincere alla signora Ventura non gliene frega niente, l’importante per lei è “accontentare” tutti: politici di destra, di sinistra, di centro. Un accordo che la paranza del Pd non può permettersi di far saltare. E la venuta di Boccia, serve a questo: proteggere l’accordo trasversale con gli amici degli amici.

La drammatica situazione che sta vivendo il Movimento 5 Stelle, ha di fatto compromesso l’alleanza siglata da Conte con il Pd sul nome di Maria Antonietta Ventura. Il che significa che la signora Ventura in questo momento è la candidata di certo Pd, e basta. Non esiste, all’oggi, nessuna altra forza politica a suo sostegno. E se salta anche questa candidatura per il Pd in Calabria è la fine, tirare fuori un altro candidato diventerebbe una ardua impresa. Il rischio di restare con il cerino in mano per il Pd si fa sempre più concreto. E c’è chi dice che la signora Ventura abbia più di una volta pensato ad un passo indietro. E la presenza di Boccia serve anche a questo: rassicurare la signora Ventura sull’impegno (seppur fittizio) del Pd nazionale sulla sua candidatura, costruendo attorno a lei una serie di alleanze virtuali necessarie solo per dare una parvenza di serietà alla sua partecipazioni e a quella del Pd alla competizione elettorale. La signora Ventura che sa di essere un “prestanome”, ha paura di perdere la faccia, elettoralmente parlando, e vuole rassicurazioni su questo. Insomma, la signora Ventura è consapevole che deve perdere, ma vuole farlo con “onore”.

Le chiacchiere del travestito da Pd Boccia, non hanno lunga vita, perché presto smascherate: le sigle e i partiti di centrosinistra sono già posizionate (Articolo Uno, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, e tutto il cucuzzaro) con De Magistris, così come quasi tutto il mondo dell’associazionismo “sociale” calabrese. Con chi si dovrebbe alleare la signora Ventura ancora non l’abbiamo capito. Una cosa è certa, lo ha detto Conte, si sta nel campo del centrosinistra, che in Calabria equivale ad una paranza del Pd. Fine del discorso. Boccia non può cambiare questo. E non basterà lo scontato intervento del deputato 5 Stelle Alessandro Melicchio, a cambiare lo stato delle cose, perché elettoralmente il Melicchio non vale niente, una sua lista, se mai riuscisse a metterla in piedi, non prenderebbe più di 200 voti. Se questi sono gli alleati della signora Ventura, la figuraccia è più che assicurata.

Forse Boccia sta guardando altrove. Fuori dal recinto del centrosinistra, e guarda il caso con l’annuncio della sua nomina a commissario del Pd a Cosenza, è arrivato il comunicato di Tansi che, folgorato dalle sue parole, ha annunciato, l’adesione al nascente partito di Conte. L’alleato di ferro del Pd.

Ora le cose sono due: o Tansi non ha capito bene che Conte ha dichiarato (ieri, non 30 anni fa) di sostenere, anche a titolo personale, qualora il suo partito per le regionali di autunno non dovesse essere ancora pronto, la candidatura della signora Ventura, che come si sa è la candidata di una certa paranza del Pd, e l’ha sparata grossa così come fa sempre senza un minimo di riflessione dietro, preso solo dal desiderio di rompere il silenzio in cui è stato relegato; oppure è d’accordo con Boccia e Conte per sostenere la candidatura della signora Ventura. Se fai parte del partito di Conte segui le indicazioni del leader che in Calabria sostiene la Ventura. Di più: Tansi, nell’annuncio della sua partecipazione al partito di Conte, forse ha trascurato l’aspetto politico di questa adesione: Conte ha detto che lui sta nel campo del centrosinistra, e Tansi sono anni che si affanna a dire che il suo movimento non è di destra né di sinistra, ma si sa Tansi ci ha abituati a piroette di questa portata. Come farà a conciliare questo lo vedremo. Specie l’alleanza con il Pd. E poi una cosa non è chiara: se Tansi aderisce al partito di Conte che sponsorizza la candidata Ventura, la candidatura di Tansi alla regione, che si presume segua le indicazione del suo leader, che fine farà? Assisteremo ad uno sdoppiamento della persona che un giorno promuove se stesso e l’altro la signora Ventura?

Ecco, forse sono questi i nuovi alleati di Boccia, e della Ventura. Sono questi i soggetti politici su cui puntare, visto che tutto il resto è già impegnato. Almeno così il Pd avrà qualche altro nome da affiancare alla Ventura, visto che fino ad oggi nessuno c’ha voluto mettere la faccia. Povera signora Ventura (ma chi te lo ha fatto fare)!