Calabria 2021, la speranza De Magistris e le due coalizioni di centrodestra (di Rosario Cupelli)

La situazione calabrese, una nave che affonda lentamente

di Rosario Cupelli

Il rinvio della data delle elezioni sembra aver fermato l’affannosa ricerca del candidato a Presidente da parte dei partiti. Sì, perché la politica calabrese (ma anche quella nazionale) non parte dai programmi, dal cosa fare e dal cosa serve per migliorare le condizioni dei cittadini. Per esempio, in materia di  trasporti, ambiente, valorizzazione e conservazione del territorio e quindi turismo e magari lavoro per i tanti giovani e non, ma si concentra solo sul nome da spendere, sulla faccia più o meno pulita da mostrare.

Il resto lo faranno le promesse, le clientele, l’acquisto dei pacchetti di voto, la riscossione dei favori fatti, la comunicazione ad arte che dipinge, al popolo bue, il peggior soggetto come il messia pronto ai miracoli.

La situazione politico-elettorale prima del rinvio della data delle elezioni per le due coalizioni di centrodestra era questa: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e soci orientati sul parlamentare Occhiuto. L’altro centrodestra ovvero il Pd e il M5s impegnati a trovare un candidato di facciata per nascondere l’accordo ovvero la continuazione regionale del “mai con il partito di Bibbiano/mai con i grillini”, fratello del “mai con Renzi”, cugino del “mai con Salvini”, parente stretto del prossimo inciucio a livello nazionale con i Responsabili (mai con Berlusconi) o con i Costruttori Brunetta e Mastella.

C’è poi la candidatura di Tansi,  pronto a raccogliere il voto di protesta come nelle scorse elezioni. Ma anche i metodi di Tansi nella compilazione delle liste, un miscuglio, un frullato, di uomini e donne con le più svariate esperienze politiche e le più diverse ideologie non convincono, specie perché molte provengono dalla destra. Conseguentemente anche il programma di Tansi non può che destare alla mia persona  forti perplessità.

Restando così le cose il futuro governo regionale, chiunque vinca, avrà forti radici nella destra più becera. Sarà un governo lontano dai bisogni dei calabresi specie nella sanità pubblica. Emblematico il rifiuto da parte di tutti i partiti presenti in Parlamento (ma anche di qualche movimento e con motivazioni stupide) del nome di Gino Strada a commissario per la sanità.

Tutto questo mentre la nave calabrese sta affondando e le miserie emergendo.

Sembra che però diversi uomini e donne calabresi, legati da una forte ideologia che si può riassumere con la parola “sinistra” ma che vuol dire per esempio vicinanza ai più deboli, alle classi più disagiate, vicini alle problematiche del lavoro, alle problematiche ambientali, per l’uguaglianza di genere e contro il patriarcato, si stanno riunendo, forse con eccessiva lentezza, per costruire un’alternativa.

A questo si è aggiunta la possibilità della candidatura di Luigi De Magistris. La persona non è in discussione. Bisogna vedere chi si metterà intorno e con quali proposte e programmi. L’attività di De Magistris come magistrato è conosciuta come tutte le vicende collegate. L’attività di sindaco di Napoli è fatta di due momenti che oggi risultano ben distinti, i primi 5 anni veramente apprezzabili, i secondi meno. Vediamo che succederà, nel frattempo cerchiamo di restare a galla.