Calabria 2021. Moriremo massomafiosi?

Se la possibilità di essere eletto “si vede” dalle liste, quelle della scienziata Bruni sono l’espressione massima di chi si è arripezzato per metterle insieme giusto per partecipare alla partita, consapevole di non avere alcuna possibilità di vittoria. Al netto dei soliti marpioni del Pd, Bevacqua, Iacucci, Battaglia, Di Natale, Irto, Battaglia, Aieta,Tassone, Billari,detentori di pacchetti di voti clientelari, e per questo gli unici in “gioco” in questa tornata elettorale per un posto da consigliere, tutto il resto, a leggere gli altri nomi, è da considerarsi il classico reclutamento “riempilista” – senza nulla togliere ai candidati che saranno pure brave persone, ma in termini elettorali contano come il due di coppa quando la briscola è a denari – con l’innesto di qualche voltagabbana specializzato in intrallazzi a danno dei migranti tipo Giovanni Manoccio.

A guardare le liste della scienziata si capisce bene che la sua discesa in campo è funzionale solo ed esclusivamente al piazzamento in Consiglio dei marpioni sopracitati. Tutto qui, voglia di vincere non ce n’è mai stata, perché è chiaro a tutti oramai l’accordo trasversale tra Boccia, Graziano, la Bruni, con gli Occhiuto, e la composizione delle liste conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’accordo sottobanco. La tanta annunciata santa alleanza di Boccia a sostegno della Bruni, alla fine si è trasformata in una selettiva scelta di candidati “a perdere”. Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti.

Che dire poi della discesa in campo di Palla Palla? Dopo averci abbuffato la guallera per settimane sull’importanza dell’unità a sinistra per sconfiggere la destra, alla fine ha fatto l’unica cosa che non doveva fare: aiutare la destra a vincere ancora più facilmente una competizione già vinta in partenza. Palla Palla scende in campo a sostegno degli Occhiuto che poi, al netto delle sue solite chiacchiere, era il suo obiettivo finale: creare i presupposti per aprire un dialogo, una volta eletto, con Roberto Occhiuto, per salvaguardare le sue “posizioni di rendita” acquisite in 40 anni di politica clientelare.

Contro la corazzata massomafiosa della destra messa in piedi da Robertino Occhiuto, che ha presentato liste piene di parenti e amici degli amici dei più forti potentati politici/mafiosi regionali, dove mancano solo il figlio di Frankenstein, a guagliuna di Dracula, u frati di Jack (lo squartatore), l’amico di merende di Pacciani, a suari di chira bonanima i Bin Laden, a cugina di Hannibal Lecter, e u niputi di Henri Landru, la partita può dirsi, anche senza bisogno di votare, già chiusa.

Se non fosse per la presenza di De Magistris, unica figura fuori dagli intrallazzi massomafiosi che caratterizzano la politica regionale, verrebbe da dire: votare è inutile, l’apparato politico/‘ndranghetistico ha già deciso, ma di fronte a questo la coscienza urla, e non si può restare inermi e passivi, un tentativo va fatto, perciò diventa ancora di più un dovere dare un voto a chi è palesemente fuori da questo infame coro. Questa è l’unica possibilità che abbiamo, altrimenti il nostro destino è già segnato: moriremo massomafiosi!