Mentre quello che resta della coalizione di centrosinistra (Capu i Liuni, Madame Fifì, Carletto il maialetto, Mimmo Chiò Chiò Bevacqua e il grillino truffaldino Riccardino) incoronava via zoom la scienziata Amalia Bruni, Mario Oliverio detto anche Palla Palla era a Reggio, alla presentazione di un libro.
Anche in questa occasione l’ex presidente della giunta regionale ha ribadito la sua posizione politica ovvero quella di dire no ai candidati calati dall’alto con una critica molto severa al commissariamento del Pd affidato al sosia di Mario Merola.
«Anche in quest’ultima candidatura – ha detto Oliverio riferendosi alla Bruni – come già per quella della Ventura vedo lo stesso copione verticistico. Nulla contro le persone, che sono due donne veramente eccezionali, ma il nodo è tutto politico: come si è arrivati a queste indicazioni? Con quale percorso? Qual è il progetto sulla Calabria che c’è dietro questi nomi?».
Oliverio ha poi ricordato come da settimane sta chiedendo al partito nazionale una forte iniziativa che dia un segnale forte di coinvolgimento di tutto il centrosinistra ma senza avere nessuna risposta.
«Di fronte alla sordità del partito e dei suoi massimi rappresentanti – ha detto Oliverio – ci vediamo costretti a mettere in atto iniziative che vanno in questa direzione. Stiamo lavorando per facilitare l’aggregazione di tutti quelli che non condividono il metodo pervicacemente seguito, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, dalla segreteria nazionale».
Oliverio, dunque, sta andando avanti nel disegno di fondare un movimento. A Reggio Calabria ieri è arrivato in largo anticipo per una serie di incontri che vanno proprio in questa direzione. Nei prossimi giorni dovrebbe anche depositare lo statuto dell’associazione. E non è detto che presenti un candidato a presidente, può darsi che quel candidato sia già presente. E non è una scienziata…
