Calabria 2021, stavolta il centrosinistra è unito: “Irresponsabile votare a febbraio”

Hanno inviato una lettera al presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, indirizzata anche al premier Giuseppe Conte,  al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e a quello alla Salute Roberto Speranza per chiedere di posticipare le elezioni regionali in Calabria. Sono i gruppi Calabria Civica, Verdi, Sinistra italiana, 6000Sardine, Calabria Aperta, Movimento Cinque Stelle, Partito Socialista Italiano, Articolo 1, Centro Democratico e giudicano “un atto irresponsabile l’aver fissato la data delle elezioni il 14 febbraio, perchè – spiegano – è in ballo la salute delle persone che non può essere barattata con quello che sembra essere un mero calcolo cinico e spregiudicato”.

“Egregio Presidente – scrivono rivolgendosi a Spirlì – Ti è nota la scarsa partecipazione al voto nell’ultima tornata elettorale di gennaio e, a questo elemento negativo, che si riverbera direttamente sulla qualità della vita democratica della nostra terra, dobbiamo aggiungere, purtroppo, in termini assai preoccupati, gli oltre ventimila contagiati positivi registrati ad oggi in Calabria. La persistenza negativa della curva epidemiologica – continuano – introduce una ineludibile valutazione di tipo meramente matematico che indebolisce, ulteriormente, la già sofferta partecipazione al voto. In queste ore il Consiglio dei Ministri, per tutto il periodo delle festività natalizie – aggiungono – ha deliberato ulteriori drastiche restrizioni finalizzate al contenimento del contagio che registra, sul piano nazionale, un peggioramento della condizione pandemica. E’ del tutto evidente, e lo afferma anche Salvini nelle ultime sue dichiarazioni, che “non si può chiedere alle persone di recarsi alle urne con gli ospedali pieni ed in piena campagna vaccinale”.

“Tra l’altro – concludono i rappresentanti dei gruppi – il Consiglio dei Ministri ha già deciso con proprio decreto legge, a causa del virus, il rinvio delle elezioni nei comuni di Siderno, Crucoli, Casabona, Delianuova e per l’elezione degli organi della Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonostante le procedure elettorali fossero già arrivate alla presentazione delle liste dei candidati ai Consigli comunali e dei candidati a Sindaco. Richiamandoti all’alto senso di responsabilità istituzionale che questo periodo impone, ti chiediamo di chiedere, insieme all’intero Consiglio regionale, un parere al CTS sul rischio dell’aumento della diffusione del virus durante la campagna elettorale, per poi assumere, di concerto con il Governo, le opportune decisioni”.

ANCHE IL PD DI COSENZA SULLA STESSA LINEA

«È da irresponsabili far svolgere le elezioni il 14 febbraio in Calabria con la conseguente campagna elettorale a gennaio. Saremo ancora in piena pandemia». Anche la federazione Pd Cosenza, guidata dal commissario Marco Miccoli, la pensa allo stesso modo degli altri esponenti del centrosinistra. 

«Oggi il commissario Arcuri mostra tutta la sua preoccupazione per l’eventuale terza ondata che potrebbe colpire il paese tra gennaio e febbraio, e Spirlì ha annunciato per le prime settimane di gennaio la grande campagna di vaccinazioni nella regione. In pratica si andrà al voto senza la possibilità di fare campagna elettorale, senza ascoltare i calabresi, senza la loro partecipazione. Calabresi che sono preoccupati per il virus e per la crisi economica che la pandemia ha prodotto. Oltre che essere colpiti dai lutti che questo maledetto virus ha provocato nella regione».

«Questa situazione comporterà purtroppo l’aumento dell’astensionismo, già altissimo alle precedenti regionali. Sia chiaro, noi non abbiamo paura del voto, siamo preoccupati per il virus e per i calabresi, siamo preoccupati per gli anziani che resteranno a casa, per i malati e i positivi che non potranno votare. Ci chiediamo: a chi giova tutto questo? A chi, altri oltre a coloro che hanno la capacità di mettere in campo il voto organizzato e controllato? Chi ha paura dei calabresi? Votare il 14 febbraio è qualcosa che somiglia ad un imbroglio, qualcosa che vuole impedire ai calabresi di partecipare ad una così importante tornata elettorale. Senza informazione, senza iniziative politiche, senza programmi, una conta solo per assicurarsi le poltrone. Fermate questa follia, questo vero e proprio insulto ad una regione così duramente colpita».