Calabria, c’è chi vince anche quando perde (di Giovanni Caporale)

C’E’ CHI VINCE ANCHE QUANDO PERDE

Se qualcuno pensava che il centrosinistra avesse perso le elezioni regionali in Calabria qualche mese fa, evidentemente si sbagliava. A molti consiglieri di centrosinistra le cose stanno bene come stanno: infatti in molti si sono opposti alla dichiarazione di illegittimità del risultato elettorale, proprio come se avessero vinto!

Un’iniziativa giudiziaria in tal senso è partita con un ricorso a firma dell’avvocato Rossella Barberio, per conto del segretario regionale di Sinistra Italiana Angelo Broccolo e del Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista Francesco Saccomanno: il 24 settembre, data fissata per la discussione innanzi al TAR, potrebbe decretarsi la fine della legislatura, rimandando a casa tutti i consiglieri regionali, eletti in violazione della normativa in materia di parità di genere, almeno secondo quanto sostenuto nel ricorso.

A un’azione del genere, potevano pensare i partiti di opposizione all’interno del consiglio Regionale! E invece ci hanno pensato Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. Potevano le opposizioni in consiglio, non dico applaudire e sostenere l’iniziativa, ma almeno rimanere in un dignitoso silenzio. Invece hanno deciso di schierarsi contro: sei consiglieri eletti con l’opposizione (Guccione, Di Natale, Sculco, Anastasi, Tassone, Pitaro….un solo consigliere di maggioranza) si sono costituiti in giudizio per opporsi al ricorso, che se accolto porterebbe a nuove elezioni a breve.

Per chi si è opposto, il risultato elettorale è stato una vittoria: sono stati eletti! Il resto che importa?

Non pensate male però: desiderano la continuazione della legislatura per il bene della Regione.

Infatti hanno di sicuro pensato: oddio dovremo tornare alle urne! Forse fra poco non saremo più consiglieri regionali! Abbiamo pochi mesi di tempo per mantenere le promesse ai calabresi! Pochi mesi per salvare la Calabria! Presto diamoci da fare! Lasciamo perdere le differenze fra maggioranza e opposizione e uniti presentiamo una proposta di legge rivoluzionaria: infatti pochi giorni dopo la presentazione del ricorso per far dichiarare decaduto il consiglio regionale e dunque tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, consiglieri di maggioranza e opposizione hanno firmato la proposta di legge che dà diritto al vitalizio anche in caso di decadenza.

Il ricorso è stato notificato il 20 maggio, la proposta di legge sui vitalizi è stata presentata il 26 maggio, naturalmente una combinazione.

La Calabria è salva! Avranno pensato quando nottetempo ,con un paio di minuti di discussione hanno approvato quella legge…per un paio di giorni, poi sappiamo com’è finita.

Ci hanno provato, è normale no? I comandanti della Regione vedono la barca che affonda e come prima cosa preparano la scialuppa di salvataggio per sé.

Non avevano capito …dicono alcuni…mah! Forse avevano la febbre quel giorno che hanno spiegato a scuola il significato della parola “decenza”, e nessuno poi gliel’ha spiegato da grandi. L’istinto di sopravvivenza in quanto istinto non ha bisogno di essere insegnato “sono nati ‘mparati” si dice da noi. E infatti stanno combattendo come tigri per salvare la poltrona, nell’interesse della gente e dei loro partiti, ovviamente.

Con questi presupposti possiamo stare sicuri che in Consiglio Regionale faranno opposizione pura e dura e soprattutto duratura: gli tocca sudarselo qualche anno il vitalizio! Tanto la Calabria fra un anno o fra cinque sarà sempre più o meno lì, …così come saranno sempre lì anche loro e chi se ne frega della figuraccia, fra due mesi tutto sarà dimenticato.

Vi sbagliate, cari consiglieri! Adesso che siete venuti allo scoperto, mostrando dedizione più a voi stessi che alla vostra parte politica (della Calabria non ne parliamo), siamo sicuri che il Partito Democratico, comunque travestito (da Babbo Natale, da tonno in scatola) non vi ricandiderà! Peggio per voi! (risate: era una battuta)

Giovanni Caporale – SINISTRA ITALIANA