Calabria corrotta, gli affari di Galati con Occhiuto (e Madame Fifì)

L’operazione del 12 novembre 2018, denominata Quinta Bolgia – il luogo dove Dante colloca, immersi in un lago di pece bollente, i barattieri, coloro che trassero profitti illeciti dalle loro cariche pubbliche – eseguita dalla Dda di Catanzaro che aveva portato all’arresto di 24 persone, tra cui dirigenti pubblici e politici borderline, somigliava, per molti versi, e per la “caratura” di alcuni personaggi coinvolti, alla trama del libro, diventato poi un film e una serie TV, Suburra. E in particolar modo per quel che riguarda la somiglianza tra il politico arrestato (e chiaramente poi riabilitato dai poteri forti) e il politico corrotto del romanzo.

Il politico in questione non può che essere Giuseppe Galati, meglio conosciuto negli ambienti masso/mafiosi, come Pino il politico. Anche Galati, come il politico di Suburra interpretato da Pierfrancesco Favino nel film diretto da Stefano Sollima, conduce una doppia se non una tripla vita. Di giorno politico serio e intransigente, di notte mafia, coca, prostitute e corruzione. Caratteristiche che al Galati non mancano. E a dirlo è il suo “profilo”, tracciato dalla Dda di Catanzaro e dalle cronache romane. E un personaggio così, con chi poteva fare affari? Presto detto: Mario Occhiuto.

Quello che stiamo per raccontarvi è la prova provata degli intrallazzi messi in atto da Mario Occhiuto, Emanuele Occhiuto e Pino il politico, assieme a tutta una serie di personaggi che dell’intrallazzo hanno fatto la loro ragione di vita.

Andiamo al sodo, partendo con la presentazione di Emanuele Occhiuto, perno di tutte le operazioni economiche di Mario Occhiuto:

Emanuele Occhiuto, nasce a Cosenza il 15.4.1965. E’ laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Firenze. È sposato e vive a Napoli, e dovrebbe svolgere la professione di avvocato.

Emanuele è il cugino dei fratelli Mario e Roberto Occhiuto, ed è stato per anni il loro uomo di fiducia, il loro “braccio operativo”. Consulente, poi direttore generale di tutti gli imbrogli degli Occhiuto, a cominciare da: il Domani di Cosenza e Provincia, Gruppo editoriale Teleuropa Network, ed altre.

Ma la società che ci interessa prendere in esame è la Feel srl.

Nel 2002 Emanuele Occhiuto è il deus ex machina della Feel srl, il cui rappresentante legale ed amministratore unico era tale Roberto Albano, il sindaco di Rota Greca, attuale capogabinetto del sindaco Mario Occhiuto.

La Feel Srl con sede a Rende Via Marconi, P.I. 02512160785 iscritta nel registro delle imprese di Cosenza, nata il 16/07/2002 nello studio del Notaio Stefano Camilleri, ha tra i soci  Mario Occhiuto (attraverso la Ofin Srl costituita il 15.10.1996  con sede in Roma Via Calabria 56, di cui era il rappresentante legale) ed il cugino Emanuele. Oltre a Paolo Fiorentino, e Stefania Rovito.

La Feel srl operava nel settore ICT (information Comunication Technology). Società di servizi informatici, si occupava di progetti di sviluppo e ricerca.

La Feel srl collaborava in quegli anni (tra il 2002 ed il 2007) con la CM Sistemi Sud, il cui presidente amministratore delegato era tale Enza Bruno Bossio, al secolo Madame Fifì. Erano proprio gli anni della love story tra Mario Occhiuto e Madame Fifì.  La CM Sistemi Sud acquistava consulenze (fittizie) dalla Feel Srl.

La CM Sistemi Sud è la società del Gruppo CM Sistemi (azienda leader nazionale nel settore informatico con particolare riferimento ai mercati della Pubblica Amministrazione) che opera nel Mercato Sud con sede legale in Calabria (Cosenza). Il suo obiettivo strategico è essere il polo di ricerca e di sviluppo di eccellenza del Gruppo CM.

Ma ritorniamo alla Feel Srl. Questa società ha mangiato un fottio di soldi pubblici negli anni in cui il sottosegretario di stato presso il Ministero delle Attività Produttive era tale Giuseppe Galati. Quello pizzicato con le escort e la cocaina in un noto albergo della capitale, ed oggi arrestato dalla Dda di Catanzaro. Era Pino il politico (Galati) che gestiva i progetti di ricerca e sviluppo. La Feel Srl, combinazione, nasce nel 2002 (mentre nel 2001 Galati viene nominato Sottosegretario al Ministero) che guarda caso si occupava di progetti e sviluppo. Fatto il sottosegretario subito pronta la società di riferimento. Erano i tempi dove mangiavano tutti insieme, Cesa, Galati, Casini, gli Occhiuto, Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo con D’Alema. Anche se a Cosenza c’era un po’ di maretta per via degli affari di cuore che interessavano i principali papponi della città: Mario Occhiuto e Madame Fifì da un lato, la Patatina e Capu i Liuni dall’altra (ovvero Eva Catizone e Nicola Adamo).

Erano gli anni della sindacatura Catizone o giù di lì, quando la Patatina, pur di far guerra ad Occhiuto e a Madame Fifì, e farsi bella ccu Capu i Liuni, tuonava contro di loro a suon di comunicati pubblici: “dove sono finiti i soldi di Galati”? Domanda rimasta senza risposta, e che oggi noi giriamo proprio ad Evelina: Evelì te lo ricordi questo? Come mai non ti interessa più sapere che fine hanno fatto i soldi pubblici elargiti alla Feel Sr da Galati? Dov’è finito il malloppo?

E a proposito di malloppo: uno dei progetti più importanti della Feel Srl (2005) era il progetto DUIM Digital Unified Information Market, progetto di ricerca e sviluppo (finanziato con milioni e milioni di Euro di fondi Por-Fesr, della Comunità Europea) affidatogli, guarda caso, dal Ministero delle Attività produttive, sottosegretario Pino Galati. A gestire tutti questi fondi, attraverso la FeelSrl, Emanuele Occhiuto. Un progetto che come tutti sapete, ovviamente, non ha prodotto niente, solo ammanchi stratosferici. Il ministero finanziava progetti fantasmi e la Feel Srl incassava, e nessuno, ovviamente, controllava.

Dobbiamo aggiungere, per dovere di informazione, che nel progetto DUIM uno dei massimi consulenti per conto di Feel Srl degli Occhiuto era tale Massimo Guccione, fratello del più conosciuto Carletto, all’epoca vicinissimo a Nicola ed Enza. Mangiavano tutti insieme.

E sempre per dovere di informazione dobbiamo aggiungere che DUIM era progetto fotocopia di DUIS (Digital Unified Information Sistem) progetto di sviluppo e ricerca fatto nel 2003, qualche anno prima, guarda caso da CM Sistemi Sud (di Enza Bruno Bossio). Presero finanziamenti milionari (sempre dal Ministero di Galati) per finanziare anche lo Switch OFF dall’analogico al digitale di TEN Teleuropa Network degli Occhiuto e per finanziare la sede del quotidiano Il Domani di Cosenza e Provincia. A gestire quei fondi sempre Enza Bruno Bossio, Mario ed Emanuele. Dopo di che Emanuele Occhiuto sparisce. O meglio cambia residenza e gira il mondo con una barca. Chissà se Gratteri può rintracciarlo e fargli qualche domandina su tutto questo?