Calabria. Falsi miti e falsi prodigi degli uomini soli

FALSI MITI E FALSI PRODIGI DEGLI UOMINI SOLI

dalla pagina FB di Elisa Selvaggi, assessore alla Sanità, Pianificazione attività balneari, Formazione professionale e Digitalizzazione del Comune di Praia a Mare

Gli uomini soli sono quelli che amano circondarsi da tanta gente.
Sono quelli che non sanno farne a meno, perché costoro RIEMPIONO il loro vuoto esistenziale che non saprebbero colmare diversamente, non bastando a se stessi.
Gli uomini soli sono quelli che ti succhiano l’energia, l’entusiasmo, la libertá, perché si nutrono, come PARASSITI, della parte più sana del tuo essere, sfinendoti, cancellandoti e screditandoti quando non vivi più in loro funzione.

Questi, spesso si presentano come LEADER, si impongono con la loro dialettica sopraffina ma che in realtà assomigliano più a dei capobastone che a dei leader universalmente riconosciuti (della serie ti illudono di contare qualcosa quando in verità sono gli unici regnanti, sbattendosene di te e del tuo pensiero).

Credono, (perché ne sono davvero convinti) che il resto della GENTE sia fondamentalmente CRETINA, (e per un momento riescono a farlo credere anche a te) che basti vendergli qualche altra BUGIA e il gioco possa continuare senza riserve.

Il GIOCO (perché di questo si tratta per loro) consiste nel continuare a tessere le loro LODI e a nutrirli di ciò che non sono capaci di praticare da soli, perché sprovvisti dell’educazione, del rispetto del prossimo, della gratitudine, dell’amicizia e dell’onestà intellettuale.

Guardarsi bene da tali persone è il consiglio che ci arriva dalla sfera più SANA del nostro essere, cioè l’ISTINTO. E quando ti capita di averne incontrato Uno, nel tuo percorso di vita, non puoi che fermarti, meditare, allontanartene il più possibile e ringraziare Dio per non averci rimesso la DIGNITÁ, perché hai imparato a riconoscerli e scappare a gambe levate nella speranza di evitarli per il resto della tua vita.

Chi è LIBERO PUÒ permetterselo, guardarsi allo specchio e dirsi IO SONO ALTRO.
A ME, per questa specie di uomini basta una piega dal parrucchiere, alzarmi dalla sedia, ricompormi gli “attributi” e cambiare strada.
Per ALTRI, invece, prostrarsi a tali uomini rimane la missione principale della loro vita, nella perenne e misera ricerca di un PERCHÈ? che naturalmente non troveranno MAI.