Calabria, i paradossi della sanità: Cotticelli incontra prima lo stato e poi… la mafia

Il neocommissario alla sanità Saverio Cotticelli incontra il procuratore antimafia Gratteri e subito dopo il presidente Oliverio inquisito per corruzione (mafiosa)!

Il nuovo commissario per l’attuazione del piano di rientro della sanità calabrese, generale in pensione dei carabinieri, Saverio Cotticelli, nominato lo scorso 7 dicembre dal Consiglio dei Ministri al posto del predecessore, Massimo Scura, ancor prima di prendere possesso della Struttura Commissariale nella Cittadella Regionale, ha ritenuto opportuno incontrare il Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia, Nicola Gratteri. Un segnale chiaro, inequivocabile, che i calabresi onesti hanno colto con rinnovata speranza: l’enorme somma di danaro, pari a 3,5 miliardi di euro, destinata alla sanità nel bilancio della Regione Calabria ha infatti attratto da tempo forze storicamente dedite al malaffare, retrive ed estremamente pericolose e conseguentemente avverse al progresso civile.

Il Procuratore antimafia Gratteri, poco tempo fa, a proposito di sanità calabrese, aveva infatti dichiarato “ …la ‘ndrangheta è classe dirigente nelle stanze dei bottoni…. la ‘ndrangheta ha potuto fare il grande salto di qualità perché è in contatto con medici, avvocati, professionisti e logge massoniche deviate… le Aziende Sanitarie sono divenute luogo dove si è smarrita la certezza del diritto, intere popolazioni sono alla disperazione più assoluta, gran parte del Servizio Sanitario Regionale è da rifondare, resettando il sistema fino alle fondamenta. La sanità è ridotta ad un carrozzone clientelare, dove la politica è riuscita a dare il peggio di sé allocando nelle Direzioni Strategiche la più marcata mediocrità manageriale…” 

Cotticelli, quindi, incontra Gratteri, e… appena il giorno dopo, fa visita a Gerardo Mario Oliverio “confinato” in quel di S. Giovanni in Fiore in relazione all’indagine dello stesso Gratteri per l’ipotesi di reato di “abuso d’ufficio” e successivamente raggiunto da un altro avviso di garanzia in cui risulta indagato per “corruzione”! Certamente i due episodi hanno nel contempo sia del paradossale che del grottesco, Cotticelli, infatti, subito dopo aver incontrato il Procuratore Gratteri, ha dichiarato: “ Da vecchio carabiniere ho sempre avuto un solo interlocutore: la legge e la magistratura”!!!

Peraltro, dopo aver incontrato Gratteri, il commissario Cotticelli si è recato nella sede della Cittadella a Catanzaro e a conclusione della visita ha affermato di aver avuto modo di costatare la presenza di “indubbie professionalità”. Cotticelli ha infatti (!) incontrato il neo Direttore Generale del Dipartimento Salute, dott. Antonio Belcastro, meglio noto come manager dei topini in seguito all’intervista della trasmissione televisiva “Report” all’epoca in cui Belcastro era direttore generale della “Fondazione Campanella” che in tale veste contribuì ad affondare.

Cotticelli ha inoltre incontrato il “delegato alla sanità”, Franco Pacenza, nei confronti del quale, il Movimento Cinquestelle, ha presentato un esposto giusto alla Procura della Repubblica di Catanzaro (!) con la seguente motivazione “Quella di Pacenza quale proprio consulente per la sanità, è l’ennesima nomina illegittima del governatore Oliverio detentore del record in materia, quella contraria alla legge; essa appare un favore a un esponente del Pd, già più volte consigliere regionale, che ora incassa 2.800 euro netti al mese più contributi previdenziali e rimborsi e che partecipa illegittimamente alla conferenza Stato-Regioni. Pacenza non poteva affatto essere nominato anche perché, come richiesto dalla legge, l’amministrazione regionale doveva avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno e perché la prestazione doveva essere di natura temporanea e altamente qualificata, mentre il ripetuto rinnovo dell’incarico in argomento contrasta con la sua natura temporanea e nel merito manca congrua motivazione sul punto dell’alta qualificazione”!

Ebbene, solo poche ore dopo questo incontro, l’Asp di Cosenza ha elargito un nuovo incarico alla moglie. Roba da non crederci se non fosse la pura verità. Roba da urlare che la realtà supera abbondantemente la fantasia.

Concludiamo con una amarissima constatazione: Cotticelli, a margine di un’intervista ha affermato di essere “figlio del popolo”, e il popolo calabrese, mortificato e disilluso, di chi è figlio? Di Pacenza, di Belcastro, di Oliverio o di Gratteri? Della mafia o dello stato?