Calabria, il fallimento dei “Grandi eventi” di Robertino che in Italia nessuno conosce

I GRANDI EVENTI DI CALABRIA CHE IN ITALIA NESSUNO CONOSCE

Il nostro viaggio nella Regione dei Balocchi che è diventata la Calabria ha preso avvio con il grande evento del Capodanno in Calabria di Amadeus. Abbiamo pubblicato in questi giorni il decreto che impegnava una spesa di 1 milione 300 mila euro, su una spesa  totale di 2 milioni 562 mila euro, a favore della Calabria Film Commission, per dare vita all’accordo con la Rai per l’anno 2023. Appena avremo altri elementi vi aggiorneremo sul Capodanno passato e anche su quello futuro. Ma la festa continua. Non pensiate che le spese pazze finiscano solo con il Capodanno di Amadeus. Si sa che anche la stagione estiva 2023 è stata caratterizzata dai cosiddetti grandi eventi. Oggi pubblichiamo il decreto N° 10692 del 26/07/2023 avente per Oggetto: DGR 224/2023 “Interventi straordinari per il rilancio dell’attrattività turistica. Stagione estiva 2023” – Scheda Intervento Promozione della Destinazione Calabria attraverso i grandi eventi calabresi – Approvazione Esiti definitivi – Impegno di spesa”. Il decreto pubblica gli eventi straordinari. In totale per l’anno 2023 venivano identificati 8 grandi eventi, e per ogni grande evento veniva concesso un contributo di 200 mila euro. Solo il Premio  Caccuri si è dovuto accontentare, si fa per dire, di 198 mila euro. Ecco l’elenco 2023…

Si potrà obiettare che in questo elenco vi sono eventi che nella stagione estiva ultima scorsa hanno portato cantanti e concerti di musica impegnata che difficilmente sarebbero arrivati in Calabria. Nessuno nega che alcuni spettacoli visti ad Armonie d’arte Festival o al Festival d’Autunno non fossero di buon livello. Oppure nessuno nega che il teatro vada aiutato così come la conoscenza dei libri. Diciamo che l’iniziativa più inutile, sempre secondo il nostro pensiero, è il Magna (Magna) Graecia Film Festival del mitico Gianpaolo Casadonte, per intenderci GianMelo, il figlio di Cetto Laqualunque. Un festival che si riduce al bla bla bla di attori che arrivano da tutta Italia e da Hollywood, ma di cui non si ricorda il lancio di un film in prima visione, non dico mondiale, ma neppure italiana… Dove le opere prime, una decina al massimo, vengono piazzate lontano dal palco principale, in quel di San Giovanni, alla visione di  pochi intimi. Nonostante sia l’evento che ha avuto maggior eco sulla Rai con un paio di servizi dei Tg, rimane di una povertà imbarazzante. Poi non capiamo per quale motivo i concerti di cantanti affermate come Patty Pravo o Loredana Bertè devono essere pagati anche con il contributo della Regione Calabria oltre che con il biglietto degli spettatori ma tant’è.

L’argomento principale della nostra contestazione rimane  il contributo di 200 mila euro che riteniamo alto per eventi che fuori dalla nostra regione nessuno conosce. Se si toglie il Festival del peperoncino di Diamante che qualche turista fa arrivare da fuori regione. In particolare gruppi dalla Sicilia e dalla Campania. Tutti gli altri eventi non fanno arrivare nemmeno un turista da fuori regione. Sono manifestazioni ad uso e consumo dei calabresi. La cosa non ci dispiace e può anche andare bene, ma allora la Regione Calabria e il presidente Occhiuto almeno cambiassero le motivazioni di questi contributi.

Eh sì, perché questi contributi come c’è scritto nel decreto stesso nascono dalla volontà di far conoscere la regione Calabria fuori dai suoi confini e attrarre nuovi turisti. Sotto potete trovare le considerazioni inserite nel decreto per dare vita a questi grandi eventi. La ragione principale è la promozione territoriale della Calabria, incrementare l’attrattività turistica, diversificare l’offerta e creare occasioni di richiamo.

La Regione Calabria pensava che in questo modo si raggiungeva l’obiettivo  di incrementare l’ attrattività turistica con eventi di carattere nazionale e internazionale. Queste le considerazioni incluse nel decreto che impegnava 1,398 mila euro di soldi calabresi…

Torniamo a ripetere, ognuno può pensarla come vuole sulle iniziative finanziate. Noi constatiamo che ancora una volta il presidente Occhiuto ha fallito miseramente i suoi obiettivi. La riprova l’abbiamo dalla scelta di puntare sul Capodanno di Amadeus con le stesse motivazioni. Ma se realmente Occhiuto pensava che questi eventi avessero attratto  turisti da tutt’Italia che necessità aveva di puntare anche sul Capodanno? Nessuna. La realtà è che questi eventi non portano turisti, e, purtroppo, che nemmeno il CAPODANNO DI AMADEUS ne abbia portato un granché. Gli 8 grand eventi non hanno avuto alcun richiamo a carattere nazionale, se si eccettua qualche servizio dei Tg 3 della Rai o di qualche testata giornalistica di regime. Ma soprattutto, ad eccezione del peperoncino festival, non hanno avuto alcun riscontro di arrivi e presenze di turisti nella nostra regione. Gli hotel e i villaggi non hanno registrato il pienone né nessun incremento di turisti. Naturalmente non  includiamo in questo elenco il Mediterraneo Jazz Festival di Roccella che ha saputo conquistare negli anni prestigio e un suo pubblico nazionale. E non pensiate che  finisca qui. Non sono solo questi gli eventi finanziati dalla Regione. Ci sono decine e decine di feste, sagre, raduni, eventi sportivi che la Regione finanzia con contributi minori ma  abbastanza sostanziosi. Vi parleremo ben presto di altre perle. Povera Calabria nostra!