Calabria, il sistema di potere corre ai ripari: tutti insieme appassionatamente a Cosenza e Catanzaro

(foto corriere della sila)

Dopo l’ondata arancione a Crotone con il Tansi-show, e le altre sconfitte in serie a Reggio, Castrovillari e Soverato, il centrodestra corre ai ripari.
A Cosenza prova infatti addirittura a <farlo… strano, anzi stranissimo>, in vista delle elezioni 2021 mentre a Catanzaro c’è fibrillazione alla corte di Re Bald…assarre e del suo amico Sergìun, anche se si dovrebbe votare nell’ancora lontano 2022.
Comunque sia, con una Regione che ha una guida non certo saldissima per svariati motivi, la paura di salviniani, meloniani e berlusconiani di Calabria inizia a fare 90. Preoccupati anche i Compagni di Cartone solleticati dal redditizio…salto della quaglia. 

Fonte: L’Irriverente, il blog di Danilo Colacino

Dopo le brucianti sconfitte di “Gaspare” a Reggio e “Melchiorre” a Crotone, adesso non può non tremare “Bald…assarre” o, meglio, il suo nutrito bacino d’utenza a Catanzaro. Pesante aria di flop si è infatti respirata lunedì per il centrodestra calabro almeno nelle maggiori città della regione, considerato come nell’ultima tornata amministrativa il cappotto, o quasi, in favore dello stesso fronte ad esempio teorizzato dal presidente Jole Santelli c’è stato sì ma al contrario con i netti e altrettanto inattesi exploit del centrosinistra a Crotone (storico il colpaccio del sindaco indipendente Vincenzo Voce) e Reggio a cui si sommano le conferme di Castrovillari e Soverato.

Tempi duri per i campioni locali delle preferenze del centrodestra che, ad avviso di alcuni, in riva allo Stretto si gioverebbero ancora della macchina organizzativa del già governatore Peppe Scopelliti (purtroppo per lui fuori dall’agone politico per essere finito in galera) mentre non appaiono sufficientemente… coperti nella terra di Pitagora in cui a far finora <chiovere e scampare> è stata la famiglia Sculco e quindi si aggrappano ai feudi di Cosenza e Catanzaro.

E già, perché anche se manca un bel po’ all’appuntamento con le urne nella città del Crati e in particolare nel capoluogo le mire dei dirigenti del centrodestra si incentrano su tali “strategiche realtà” per non andare in crisi.
Tanto che, pur di ottenere la vittoria, avrebbero prontamente, e a pieno titolo, reimbarcato gli immarcescibili fratelli Gentile, superando ogni divisione e ripicca relativa a quanto successo in passato a Cosenza (leggasi faida con gli altri arcinoti golden brothers della politica brutia, gli Occhiuto, prima invece amici per la pelle). E proprio per mantenere il predominio sul territorio, “loro” da tanto, sarebbero intenzionati addirittura a varare una squadra… all inclusive che andrebbe da Nicola Adamo e signora, con annesso Oliverio naturalmente, alla Santelli passando appunto per i Gentile. Clamoroso. Una sorta di <o famo strano, anzi stranissimo>, quindi, pur d’aver ragione nelle urne dopo lo spauracchio crotonese.

Coalizione, quest’ultima di cui parlo, che farebbe impallidire anche il trasversalismo riscontrato da sempre – ma di recente soprattutto – in cima ai Tre Colli dove tutti quelli che sono accorsi alla corte di Re Bald…assarre, abbacinati dal suo recente trionfo alle regionali, forse dovrebbero meditare sull’illusorio boom nel lontano 2015 di Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte, capaci di prendere in totale molto di più di 24mila voti con 12mila e rotti a testa. Senza contare come avessero alle spalle un Pd a trazione renziana forte del 42% alle Europee di un anno prima e per giunta saldamente al Governo del Paese. Roba di conseguenza da far impallidire le 16mila preferenze abbondanti di un “duo” attualmente parecchio in auge a Catanzaro.

Eppure tanto Scalzo quanto Ciconte, pur essendo esponenti politici di spicco, da quel periodo di gloria assoluta sono letteralmente “evaporati” nel giro di appena pochi anni sebbene ricoprissero ruoli istituzionali di grandissimo peso e visibilità.
Ecco allora che i Compagni di Cartone, ancora una volta abbagliati dal luccichio di facili e lucrosi successi, dovrebbero invece saggiamente riflettere su come numeri alla mano i giochi nel capoluogo siano apertissimi – altroché amici lettori – e per loro il serio rischio di bruciarsi definitivamente, in caso di nuova sconfitta, è dietro l’angolo. Ma <chi è causa del suo mal…>.