Calabria, la “lista nera” si allunga: il ponte di San Fili e i cavalcavia di Crotone

Ormai da tutta la Calabria si alza un coro unanime per mettere in sicurezza ponti “malati” le cui condizioni critiche e pericolanti vengono segnalate dai cittadini ormai da anni. Quattro viadotti: Fiume Mesima A2 tra Rosarno e Mileto (pericolanti e sotto sequestro),variante 106 tratto A, ponte Morandi a Catanzaro, viadotto Cannavino a Celico, ponte Petrace tra statale 18 tra Gioia Tauro e Palmi. Sono questi i ponti segnalati dal Codacons dopo la tragedia che ha colpito Genova con il crollo del Ponte Morandi. “Bloccare per 30 giorni il transito di mezzi pesanti sui viadotti a rischio della Calabria per provvedere ad effettuare verifiche congiunte di sicurezza da parte di Genio militare e gestori delle arterie” chiede il Codacons.

Corbelli: “Interventi per il ponte di San Fili”

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dal canto suo, chiede all’Anas se “ritiene, ancora oggi, il ponte di San Fili, il viadotto Emoli 1, sulla statale 107, lungo 356 metri, alto un centinaio di metri, in condizioni di sicurezza e non invece, come ritengono, a giusta ragione, tutti gli automobilisti che vi transitano, fortemente a rischio, un vero e proprio incubo, come e forse più del ponte Cannavino di Celico. Ritengo il ponte di San Fili particolarmente pericoloso, forse, in assoluto, uno dei piu’ a rischio d’Italia per evidenti ragioni”.

Sindaco di  Crotone: “Conoscere lo stato delle infrastrutture”

Il sindaco di Crotone Ugo Pugliese ha invece inviato una nota all’Area Compartimentale della Calabria dell’Anas e, per conoscenza, al presidente della Regione Mario Oliverio in merito alla sicurezza di ponti e viadotti nel crotonese. Lo riferisce una nota del Comune di Crotone. “Facendo seguito – è scritto nella lettera – alle recentissime drammatiche vicende che hanno interessato il Viadotto ‘Morandi’ di Genova e alle preoccupazioni che pure tale evento ha prodotto anche tra le nostre popolazioni, al fine di dare opportune informazioni e rassicurazioni alla popolazione interessata ed anche evitare infondati allarmismi, si chiede di conoscere lo stato di sicurezza relativo alle seguenti strutture stradali in territorio crotonese: cavalcavia in prossimità dell’ingresso nord alla città di Crotone (caratterizzato da un evidente avvallamento, sin dalla ricostruzione a seguito degli eventi alluvionali del 1996) e cavalcavia su Strada statale 106, in prossimità della Contrada Bucchi (fiume Neto)”.

“Per ultimo, pur non essendo interessati territorialmente, ma facendoci tramite delle numerosissime sollecitazioni pervenute da parte dei nostri cittadini che percorrono quotidianamente quella tratta – conlude la lettera di Pugliese ai vertici Anas della Calabria – si chiedono notizie in merito alla situazione del Ponte di Celico”.