Calabria, la visita del premier Conte: “26 mila laureati se ne sono andati: fermare la perdita di capitale umano”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato una breve dichiarazione ai giornalisti subito dopo avere incontrato a Reggio Calabria il prefetto Di Bari.

“Questa visita – ha detto Conte – arriva in ritardo, perché sappiamo tutti che la Calabria è una regione trascurata, alla quale è importante fare arrivare la testimonianza dell’autorità del governo. La Calabria è una regione sofferente, molto provata da un grave disagio sociale e nella quale c’è estremo bisogno di legalità. La magistratura e le forze dell’ordine stanno lavorando bene e stanno raggiungendo risultati importanti ma non c’è dubbio che la ‘ndrangheta sia una delle organizzazioni mafiose più virulente e più insidiose per quanto riguarda la penetrazione nel tessuto economico e sociale”.

“La Calabria – ha aggiunto Conte – dev’essere accompagnata nello sviluppo sociale e nella crescita economica. C’è un dato che colpisce particolarmente: dal 2006 al 2016 26 mila laureati calabresi hanno deciso di andare via e questo è molto grave perché significa perdita di capitale umano. Inoltre, in Calabria c’è un altissimo tasso di povertà, con una famiglia su tre che vive in condizioni disagiate ed è chiaro che dobbiamo lavorare tanto, anche rispetto alla sanità. Stiamo lavorando per individuare un successore al commissario Scura”.

Il premier Conte è diretto ora verso Locri e infine visiterà Isola Capo Rizzuto prima di dirigersi in Campania.