Calabria Lavoro, illegittima la nomina a Direttore Generale di Forciniti: Oliverio e Varone accusati con lui di corruzione

E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine ed è proprio vero che tra centrodestra e centrosinistra in Calabria ormai da decenni non c’è alcuna differenza. Se è vero – com’è purtroppo vero – che la Santelli nomina capo della Protezione Civile non solo il “braccio destro” dello stesso dimissionario Pallaria ma addirittura un dirigente che andrà a processo per una delle inchieste di Gratteri. Per semplificare: se oggi il presidente della Regione fosse stato Oliverio, avrebbe fatto le stesse cose della Santelli. Avete capito?

Ma veniamo a Varone. Tra le pieghe dell’avviso di chiusura indagini notificato dalla procura di Catanzaro per l’inchiesta “Passepartout” ai “big” Mario Oliverio, Nicola Adamo e Mario Occhiuto, si nascondono anche altri personaggi e altri reati che non sono certo da sottovalutare. E allora, eccoci ad esaminare il capo di imputazione riservato a Mario Oliverio insieme al dirigente della Regione Fortunato Varone (oggi nominato addirittura capo della Protezione Civile!) e al direttore generale dell’Azienda Calabria Lavoro Giovanni Forciniti, la cui nomina è clamorosamente illegale. Ma lasciamo che a parlare siano le “carte”.

GERARDO MARIO OLIVERIO, FORTUNATO VARONE, GIOVANNI FORCINITI perché, in esecuzione del medesimo disegno criminoso ed al fine di eseguire il delitto… in concorso tra loro, Oliverio e Varone in qualità di pubblici ufficiali ed in particolare nelle rispettive qualità di presidente della Giunta della Regione Calabria e di dirigente generale del Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali della Regione Calabria;

Giovanni Forciniti

nello svolgimento delle loro specifiche funzioni nell’ambito ed all’esito della selezione pubblica propedeutica alla nomina del Direttore Generale dell’Azienda Calabria Lavoro… in violazione delle disposizioni di legge relative all’efficienza ed al buon andamento della Pubblica Amministrazione… durante le fasi di valutazione delle candidature da parte della Commissione Tecnica e ben prima che la stessa Commissione Tecnica avesse ultimato di vagliare tutte le candidature pervenute, procedevano intenzionalmente, con D. D. G. n. 11737 del 24-10-2017 (a firma di Varone Fortunato), alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande ovvero per l’integrazione delle domande già presentate, al fine di consentire al candidato Giovanni Forciniti (in istruttoria già dichiarato non ammesso dalla Commissione Tecnica di valutazione perché privo dell’attestazione di conoscenza della lingua inglese) di entrare in possesso dell’attestazione di conoscenza della lingua inglese (che gli verrà rilasciata dall’Università Telematica Pegaso solo in data 3-11-2017, dunque in data successiva al decreto che dispone la riapertura dei termini ed esattamente cinque giorni prima del nuovo termine di scadenza per la presentazione e integrazione delle domande) e, quindi, di essere nominato Direttore Generale dell’Azienda Calabria Lavoro con D.P.G.R. n. 13 del 7-3-2018 (a firma di Gerardo Mario Oliverio).

Così procuravano a Giovanni Forciniti l’ingiusto vantaggio patrimoniale determinato dalla sua nomina a Direttore Generale dell’Azienda Calabria Lavoro, con correlativo danno ingiusto per gli altri candidati, regolarmente partecipanti, risultati idonei…”.

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro il 18 giugno scorso ha annullato l’ordinanza con cui il Gip di Catanzaro aveva disposto l’interdizione dai pubblici uffici per il Direttore Generale Giovanni Forciniti e per il dirigente dello Sviluppo Economico presso le Regione Calabria Fortunato Varone, in quanto ritenuti responsabili del reato di abuso di ufficio. Ma entrambi rimangono indagati e andranno a processo. A futura memoria.