Calabria Resistente e solidale: “Sanità zero! Occhiuto prepara un nuovo carrozzone clientelare”

Calabria: sanità zero!

di Calabria Resistente e Solidale

Il 14 dicembre 2021 il Consiglio Regionale ha discusso la proposta di legge, avanzata dalla Giunta Regionale, che prevede l’istituzione dell’Ente di Governance della Sanità Regionale Calabrese denominato “Azienda per il governo della sanità della Regione Calabria – Azienda Zero”.

Una così rilevante legge per le sorti della salute dei cittadini calabresi, non solo non è stata esaminata dalla competente Commissione consiliare, ma è stata discussa a porte chiuse, negando qualsiasi forma di partecipazione democratica. Questa la scelta compiuta da questa Giunta regionale e dal suo Presidente.

Con l’assetto organizzativo che si realizza con “Azienda Zero”, tutto il potere passa nelle mani del Presidente Occhiuto ovvero del Commissario ad Acta della sanità calabrese (sempre Occhiuto) che diviene, nei fatti, l’uomo solo al comando.

Infatti, le competenze affidate all’Azienda sono le seguenti:
redazione del bilancio preventivo e consuntivo della Gestione Sanitaria Accentrata, in parole povere gestione del Fondo Sanitario Regionale, oltre 3 miliardi di euro;
indirizzi in materia contabile alle Aziende Sanitarie Provinciali e agli altri enti del Servizio Sanitario Regionale;
supporto alla Giunta Regionale o al Commissario ad Acta per l’attuazione del
Piano di rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario;
acquisti centralizzati nel rispetto della qualità, della economicità e della specificità clinica (rammentiamo che in Calabria abbiamo gia’ la Stazione Unica Appaltante);
procedure di selezione del personale delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale;

supporto tecnico alla formazione manageriale e del rischio clinico di valenza regionale;
supporto al modello assicurativo del sistema sanitario regionale, in particolare per il contenzioso e per le eventuali transazioni;
gestione e lo sviluppo del sistema informativo di telemedicina di omogeneizzazione e sviluppo del sistema ICT;
autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento delle strutture sanitarie e socio­sanitarie svolgendo le funzioni di organismo tecnicamente accreditante;
supporto tecnico in sede di definizione e di stipula degli accordi e dei contratti con i soggetti privati;
servizi tecnici per la valutazione dell’Health Technology Assessment;
coordinamento in materia di medicina territoriale, con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili-cronici e di continuità ospedale-territorio, nonché delle attività relative all’assistenza primaria.

Azienda Zero avrà un suo Direttore generale, nominato dal Presidente della Giunta Regionale, il quale nominerà un Direttore Sanitario ed un Direttore Amministrativo, un Collegio sindacale, un Collegio di direzione e, naturalmente, personale proprio dirigenti e non, acquisito mediante procedure di mobilità dalla Regione, dalle Aziende e dagli altri enti del Servizio Sanitario Regionale, ovvero assunto direttamente mediante procedura concorsuale.

Dell’attuale “desertificazione amministrativa”, come viene affermato nella relazione di presentazione della legge, vissuta dal Dipartimento Tutela della Salute e dalle Aziende, si continua a non non farsi carico e si sceglie la strada dell’Azienda Unica per la sanita’. Un Dipartimento, rammentiamo, ridotto cosi’ da decenni di scellerate scelte che hanno impedito di coprire i posti lasciati liberi da chi andava in pensione, tramite concorsi pubblici, e non, come invece e’ accaduto tramite la miriade di contratti precari, al quale la legge affida il compito di apporre un “visto di congruità” sugli atti prodotti da Azienda Zero.
I calabresi devono sapere che il Dipartimento manterra’ il proprio Dirigente Generale, il personale della struttura dipartimentale ed il personale, regionale e precario, dei vari settori del Dipartimento, con tanto di Dirigenti.

Due strutture burocratiche costose, quindi, nate per soddisfare la sete di potere di questo centrodestra. I costi di questo ennesimo “carrozzone clientelare” li pagheremo noi calabresi, che sicuramente non risolvera’ i gravi problemi che affliggono la nostra sanita’
Ma Occhiuto non si fa mancare nulla, infatti, il suo partito di riferimento, Forza Italia, ha proposto un emendamento per la modifica del Decreto Calabria, già approvato dalla commissione Finanze e Tesoro del Senato, che autorizza l’Agenas ad assumere, a decorrere dal 1° gennaio 2022, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato un contingente di 40 unità di personale non dirigenziale da inquadrare nella categoria D in modo da consentire all’Agenzia di supportare le attività dei Commissari ad acta, cioe’ di Occhiuto, per l’attuazione dei Piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali, derogando alle ordinarie procedure di mobilità.

La Calabria, noi lo ribadiamo da tempo, ha bisogno di:
Porre fine al disastroso commissariamento e abbattere il deficit accumulato, per realizzare il potenziamento della sanità pubblica, con conseguente riduzione del settore privato, rafforzando la medicina sul territorio e riaprendo gli ospedali chiusi, per garantire il diritto alla salute eguale, certo ed esigibile sull’intero territorio regionale.
Predisporre un piano di stabilizzazioni e di assunzioni per sanare la strutturale carenza di personale sanitario. Esigere una diversa ripartizione della spesa sanitaria tra le regioni, per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che in Calabria sono lontani dall’essere raggiunti.
Predisporre una rete territoriale capillare ed efficiente, di ospedali e servizi alla salute centrati su interventi programmati, sulla prevenzione e sulla protezione degli anziani, dei soggetti fragili e dei vulnerabili.
Realizzare costanti analisi epidemiologiche, coinvolgendo i medici di base, sia sullo stato di salute della popolazione che sul legame tra tumori e degrado dei beni comuni e del territorio.
Saremo in prima linea, come Calabria Resistente e Solidale, a batterci con determinazione contro questi devastanti propositi.