Caos Serie B. La Lega ricorre al Consiglio di Stato, nel weekend si gioca: scontro senza precedenti

ROMA – Il caos adesso è totale, lo scontro ad altissimo livello. La Lega di Serie B ieri a Milano, in una assemblea d’urgenza, “ha deciso all’unanimità di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio”, che ha bocciato il format a 19 squadre. Lo annuncia con toni accesi, in una conferenza stampa dopo l’assemblea di Lega B, il presidente Mauro Balata: “La Figc non ha intenzione di impugnare l’ordinanza del Tar, la stessa che censura i suoi stessi provvedimenti. E’ una notizia gravissima. Se ci saranno eventi che sconvolgeranno il campionato, ci rivolgeremo a tutte le sedi contro ogni soggetto responsabile”.

Depositata al Consiglio di Stato dalla Lega di B una istanza con richiesta di un provvedimento che blocchi la decisione del Tar: la decisione potrebbe arrivare a breve, forse in questi giorni. La Figc starebbe studiando coi suoi legali un provvedimento di autotutela, la B quindi tornerebbe a 22. Ripescate Entella, Pro Vercelli e Ternana?

Ma intanto Gravina convoca un Consiglio federale per il 30 ottobre.”Chi pensa di riportare in capo a questa governance la responsabilità dell’attuale situazione sul format del campionato di Serie B, la cui gravità è sotto gli occhi di tutti, così come ben evidenziato dalle ordinanze del Tar del Lazio, ha sbagliato indirizzo. A tal proposito, ho deciso di convocare tempestivamente il Consiglio Federale (martedì 30 ottobre alle ore 11,00), unico organo statutariamente competente per decidere”.

NEL WEEKEND SI GIOCA

“Nel weekend ci presenteremo in campo, a meno di provvedimenti diversi della Figc. Ci aspettiamo si prendano le loro responsabilità ”. Lo dice il presidente del Brescia, Massimo Cellino, sulla possibilità di fermare momentaneamente il campionato cadetto.

”Abbiamo votato – tuona Cellino – Gravina con lealtà e all’unanimità e lui ci ha garantito una riforma dei campionati (a venti squadre, ndr). Ma ora sta tutelando qualche soggetto di Lega Pro, di cui era presidente fino a qualche giorno fa, ai danni dell’intera Serie B”.

“La Figc ha paura del risarcimento da dare a 9 club. Dico loro che dovranno risarcirne 19”. Il presidente del Perugia, Alessandro Santopadre, minaccia una richiesta danni alla Federcalcio qualora dovesse essere stravolto, a torneo in corso, il format del campionato di B. “Noi siamo le uniche vittime di questa situazione – aggiunge Santopadre, durante la conferenza stampa indetta al termine dell’assemblea di Lega Serie B -, dopo 9 partite ci vengono a dire che quanto successo finora non va più bene. Che lo vadano a spiegare a chi è primo in classifica e ha speso milioni di euro: è una situazione intollerabile. Lo Stato ci tuteli, siamo gente onesta e per bene, abbiamo sempre pagato gli stipendi. Non ci siamo mai permessi di parlare, ci hanno dato dei venduti e dei morti di fame”. “Come Perugia ho investito tanti soldi per vincere la C2 e la C1 – conclude il presidente – e ora alcuni club vogliono vincere in tribunale e non sul campo”. La Pro Vercelli farà un’istanza al Tar chiedendo la sospensione del campionato.

SCONTRO TOTALE

Lo scontro con Gravina adesso è totale. Lo stesso Giorgetti era intervenuto sulla materia, auspicando una soluzione rapida. Il Tar del Lazio ha pesantemente criticato le decisioni del commissario Fabbricini che il 13 agosto aveva “bloccato” i ripescaggi: secondo il giudice amministrativo adesso la B sarebbe dovuta tornare a 22 squadre e aveva passato la palla alla Figc. Che farà adesso Gravina dopo la presa di posizione di Balata? Ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 30 ottobre. Forse commissarierà la Lega di B e farà i ripescaggi. Intanto i club della serie C in attesa di un eventuale ripescaggio (sono in sei a sperare) potrebbero chiedere i danni alla Figc che a sua volta potrebbe rivalersi nei confronti del commissario: si parla di cifre ingenti, intorno ai 30 milioni. Un caos senza precedenti.