Carnevale di Castrovillari, quest’anno grandi eventi e focus sulla Campania

Grazie alla sua storia il Carnevale di Castrovillari si perde nella prima metà del ‘600, ma è nel lontano 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che si diede vita alla prima edizione di “I mmasckarate”.

Ed è stato riconosciuto a pieno titolo dal Mibact tra i carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, SciaccaCento e dal Touring Club tra i dieci carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali.

Da quest’anno, la manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Castrovillari, Presidente Eugenio Iannelli, Direzione Artistica Gerardo Bonifati, è entrata a pieno titolo nei grandi eventi storicizzati della Regione Calabria. Un tassello importante per gli organizzatori, una significativa ripresa dell’attenzione sulla cultura a favore di iniziative di valorizzazione di tradizioni, saperi ed espressioni artistiche, a tutto vantaggio del territorio calabrese e di chi opera nel campo della promozione della cultura.

Il Carnevale di Castrovillari porta alle falde del Pollino migliaia di turisti che nei giorni dell’evento e soprattutto in quelli “clou” (grande sfilata composta da oltre 2000 figuranti, galà del folclore e falò di Re Carnevale), partecipano alla manifestazione provenienti non solo dalla Calabria ma anche dalle Regioni limitrofe.

E’ questo il Carnevale di Castrovillari. Un evento nell’evento, dove gruppi mascherati e carri allegorici si miscelano al folklore con il Festival Internazionale che termina con il “Gran Galà”. Centinaia le persone che lavorano alacremente per mesi e mesi per la realizzazione dei costumi e dei carri allegorici. Le case dei cittadini diventano veri e propri laboratori artigianali, dove le stoffe e gli altri materiali prendono forma e consistenza.

Ma nel complesso l’evento determina, inoltre, un corposo e virtuoso indotto economico che sostiene una rilevante crescita del tessuto produttivo dell’intero territorio. Un indotto notevole per Castrovillari e per le attività commerciali che registrano il tutto esaurito con locali, “amici del Carnevale”, che deliziano i palati dei turisti con specialità tipiche della tradizione carnascialesca. Tradizione vissuta appieno durante le “serenate tradizionali” ovvero la “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari, che si tiene il giovedì grasso e riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”.

Ma il Carnevale di Castrovillari è anche cultura con il “Focus” di approfondimento dapprima incentrato su nazioni estere e oggi su regioni italiane; quest’anno sulla Campania. Uno dei più grandi eventi invernali. Una Festa nella Festa che rilancia espressività e fantasia della nostra gente per come ha saputo rendere, senza soluzione di continuità per oltre 60 anni, un appuntamento ormai caratterizzante questo periodo dell’anno.

Un’eredità che si arricchisce ininterrottamente di raffigurazioni proprie che prendono vita grazie ad una libera partecipazione che qui è storia e cultura oltre che sensibilità e trasporto per l’esistente e le proprie radici. Un momento vissuto tra le tante opportunità d’intrattenimento, spettacolo e coinvolgimento per un patrimonio comune trasmesso dall’amore per la propria terra.