Casali del Manco, l’assessore della giunta Pd si candida alla Provincia con Salvini!

COME FOGLIE AL VENTO IN VOLO ALLA PROVINCIA

Nella bagarre che anima la campagna elettorale per le provinciali ancora una volta l’amministrazione di Casali del Manco riesce a dare il meglio di sé. Bisogna innanzitutto sottolineare che si tratta di un tipo di elezione molto particolare, frutto di una cervellotica legge firmata Graziano Delrio, ministro del governo Renzi, che ha avuto il solo intento non già di eliminare le Province (come propagandisticamente asserito dal furbetto di Rignano), ma di eliminare il voto popolare per scegliere chi dovessero essere i rappresentanti di un ente un tempo ritenuto fondamentale.

A dirla tutta il governo del Pd ha fatto anche peggio: ha reso la Provincia un Ente inutile, mantenendone gran parte dei costi ma riducendone a lumicino le funzioni essenziali. In un territorio vasto come quello cosentino, questa notevole diminuzione di competenze e di risorse si traduce in una drammatica perdita di servizi. A rendere il tutto ancora più assurdo sono le imprese trasformistiche di certuni consiglieri comunali, i quali, dando costantemente prova di grande duttilità ideologica ed elasticità politica, riescono a saltare da una parte all’altra dello schieramento politico senza remissione di peccato.

Le casacche cambiano con disarmante semplicità, ma la finalità è sempre identica: conquistare nuove caselle di potere per portare avanti i propri interessi. Abbiamo appreso ieri che un assessore della giunta comunale di Casali del Manco, dopo aver aderito ad una lista che diceva ispirarsi ai valori di centrosinistra, ha deciso di candidarsi alla Provincia con una lista di ispirazione salviniana (nonostante egli neghi, ma il simbolo, la presenza di un candidato iscritto alla Lega, la preponderanza del colore verde ed il nome della lista: “Noi con la Provincia”, che ricorda molto “Noi con Salvini”, sono tutti elementi che suggeriscono un’affinità chiara).

Nessun imbarazzo per il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Michele Rizzuti, che condivide con il nostro “eroe padano” un posto in giunta? Non è stanco di trovare altrove – in Salvatore Iazzolino per l’esattezza – ciò che invece si ritrova in casa, pardon in giunta: un alleato di Occhiuto e di Salvini?

Nessuna presa di posizione da parte del Segretario di Federazione del Pd, Luigi Guglielmelli, padre spirituale della lista Futuro in Comune e principale sponsor del nostro assessore? Eppure qualche risposta, dopo aver sottoposto Marco Ambrogio al Santo Tribunale dell’Inquisizione per qualche giudizio su Occhiuto, ce la saremmo aspettata.

E i “compagni” del Movimento Presila Unita, quelli cioè che caldeggiano la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano? E tutti i fedeli all’ortodossia del Partito, con contrattini ai nipotini annessi e non? Ma tant’é. Franza o Spagna purché se magna, direbbe Guicciardini. La filosofia è quella di saltare sul carro del vincente del momento, con l’obiettivo di ottimizzare consensi ed ottenere posizioni di potere. Volando come foglie al vento, ieri verso il centro-sinistra, oggi verso Salvini, domani in alleanza con Occhiuto, dopodomani chissà…

In tutto questo il gruppo di maggioranza arranca, non detta una linea politica chiara e lineare, subisce le decisioni estemporanee di singoli membri e si trova confusa e disorientata quando le apprende; sembra composto da monadi che si esercitano a battitori liberi, in un campo, quello della politica, che è sempre più segnato da un caos imbarazzante. Ognuno preda dei venti, appunto, che spirano in direzioni diverse, talvolta opposte. Verrebbe da parafrasare, a costoro, un verso di De Gregori che potrebbe fungere da monito: “chi vive all’incrocio dei venti viene bruciato vivo”. Ma di sicuro non accetteranno il consiglio.

Tutto legittimo, per carità, ognuno in politica si colloca dove meglio crede, ma alcuni dubbi sorgono spontanei:

a) Come si concilia la presenza in consiglio di un membro con una sensibilità politica salviniana con la richiesta di cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano?

b) Si tratta di una scelta di gruppo, condivisa con gli altri membri del consiglio, o di una scelta isolata, che quindi non sarà sostenuta dalla maggioranza? Se è una scelta di gruppo, come si accorda ciò con la rivendicata matrice politica di centro-sinistra?

Pertanto chiediamo al Sindaco ed ai Capigruppo di fare chiarezza sulla vicenda e di riferire rispetto ai quesiti sopra riportati. I cittadini di Casali del Manco meritano coerenza e trasparenza da parte di chi li amministra.

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