Cassano, che fine hanno fatto tutte le promesse alla famiglia Iannicelli?

Cinque mesi fa Romina Iannicelli è stata barbaramente uccisa dal suo compagno, una morte atroce. Romina era la zia di Cocó, il piccolo ucciso e dato alle fiamme insieme al nonno e alla sua compagna nel gennaio dal 2014. Dopo questo efferato delitto venne il Papa a Cassano… Il vescovo di allora – Galantino – fece solo promesse senza nessun riscontro effettivo. La famiglia si sente abbandonata e delusa da tutti, una Comunità che si gira dall’altra parte quando invece si dovrebbe dare supporto e vicinanza. Anche l’ex sindaco Papasso ha fatto la stessa cosa della Chiesa, solo promesse… 

Lettera aperta all’attenzione dell’autorità morale politica e sociale cassanese

Cinque mesi fa la Comunità cassanese si svegliava con una tragedia, che sconvolse tutti: una giovane donna cassanese veniva uccisa in un modo disumano dal suo uomo.

Sono passati cinque mesi in un silenzio assurdo e immorale: Chiesa, associazioni, autorità politica e soprattutto le femministe che quotidianamente pubblicano post sulle violenze subite dalle donne da parte dei loro uomini, solo ed esclusivamente per sfogare il loro odio contro il maschio e non per difendere i diritti delle donne.
Non una veglia di preghiera, non una fiaccolata, niente, il Nulla, tutto dimenticato.
Dov’è la Chiesa, dove sono le associazioni, dov’è l’autorità politica, dove sono le femministe, dov’é la Comunità?

Un giornalista aveva nominato questa famiglia la Casata delle Tragedie, eppure nonostante il destino così crudele e avverso, ripeto, nessuno parla o si ricorda di Romina.

L’altra sera a Sibari c’era anche il Vescovo e ho notato che alcuni familiari di Romina discutevano con lui perché si sentono, giustamente, dimenticati e abbandonati. Sì, abbandonati e dimenticati.
Come il piccolo Cocó. Quest’anno non è stato fatto nemmeno il Memorial per il povero bimbo vittima di quel destino crudele.
Eppure c’è chi ha fatto carriera “ecclesiastica” e chi ha fatto addirittura i libri e i selfie col Papa, sfruttando quel nome e quella tragedia.
Sciacalli, nient’altro che sciacalli.

Una Comunità sana non ha questi comportamenti di discriminazione, di abbandono, di girarsi dall’altra parte, di dimenticare, di mancata solidarietà e vicinanza nei confronti di chi subisce atroci disgrazie come ha subito questa famiglia, la Casata delle Tragedie.
Tutto questo è disumano.

Paské Russo