Castrolibero: scuola, ma quanto mi costi? Nessun comodato d’uso per i libri per una famiglia con 7 figli!

Libri scolastici, nessun comodato d’uso per una famiglia con sette figli. Scuola, quanto mi costi?

La scuola è iniziata e se per la primaria ancora, e per fortuna, esistono le vecchie cedole per ritirare i libri pagati dal Comune, per tutti gli altri gradi di istruzione i genitori stanno affrontando una spesa non indifferente. E se di figlio ne hai più di uno, la cifra cresce e non di poco. Una soluzione pratica c’è ed è quello di affittare i libri per un anno e poi restituirli alla scuola di appartenenza. Sarebbe il comodato d’ uso gratuito.

È necessario però avere i requisiti giusti tra cui il reddito non alto. Ma anche in questo caso la situazione non è poi così semplice. È quanto racconta la mamma di due gemelli. “Per i miei figli ho fatto richiesta di comodato d’uso a maggio. Avrebbero dovuto dare una sola copia da usare in due. Ma dalla commissione non ho ricevuto risposta e siamo ad ottobre. Nonostante varie sollecitazioni non ho ottenuto nulla, così ho dovuto comprarli”.

La scuola silente è l’istituto comprensivo di Castrolibero. A quanto riferisce la signora, il comodato d’uso è stato accettato per altri studenti ma per i suoi figli non si sa perché, la richiesta è stata ignorata. “Ho altri cinque figli e mio marito ora è disoccupato, chiedevo una sola copia dei testi, i gemelli si sarebbero poi organizzati. Io ho provveduto, ma proprio non capisco perché la scuola è stata così negligente da non dare nessuna risposta, nessuna spiegazione, eppure ad altri i libri sono stati affidati. Così il diritto allo studio dei miei figli non è stato tutelato”.

La signora in più descrive una realtà assurda e paradossale, i testi scolastici ormai non si possono più passare da un fratello ad un altro, ci sono modifiche ogni anno e le insegnanti non permettono le fotocopie delle parti mancanti da un’edizione all’altra, certo ci sono le leggi sul copyright, ma la situazione è diventata veramente insostenibile. Appare chiaro che da più anni si assiste ad una vera e propria frenesia editoriale delle nuove edizioni. Le case editrici, infatti, hanno il compito di attuare revisioni, aggiunte, miglioramenti significativi ma sono così vicine nel tempo che spesso tutto diventa impercettibile. Una velocità supersonica nemmeno se un anno valesse un’era.

I numeri sono chiari, ecco il resoconto di Federconsumatori per quest’anno. La spesa, per la prima media, è di 299 euro, a cui bisogna aggiungere due dizionari. Per la prima classe superiore necessitano circa 330 euro, con oscillazioni da un minimo di 256 a un massimo di 433 euro. Occorrerà aggiungere l’acquisto da 2 a 4 dizionari, il cui costo si aggira tra 50/100 euro ciascuno. Senza contare ulteriori soldi per il corredo scolastico fatto di quaderni, penne e tutto il resto. Un business che da tempo mette in crisi diverse famiglie.