Castrovillari, è partito il “Lo Polito ter”. Santagada presidente del Consiglio

Si è insediato ieri a Castrovillari il neo eletto consiglio comunale già ribattezzato Lo Polito “ter”. La nuova giunta comunale è composta dal sindaco Domenico Lo Polito; da Maria Silella (delega ai Servizi finanziari e Tributi); Federica Tricarico (Bellezza culturale ed urbana); Ernesto Bello (Turismo, spettacoli ed attuazione Castrovillari Città Festival); Nicola Di Gerio (Sviluppo economico); Pasquale Pace (Ambiente, Energia e nuove tecnologie).

Presidente del Consiglio è stato eletto Peppe Santagada, in questa tornata elettorale sceso in campo come candidato a sindaco con il progetto civico per Castrovillari e il Territorio. Vicepresidente del Consiglio, invece, Cristina Cosentino.

Dopo la sua elezione Santagada ha dichiarato che sarà il presidente di tutti ed ha richiamato il suo ruolo di garante «con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e della minoranza nei cui banchi ho militato per 13 anni sarà il presidente di tutti». Non una adesione «sic et simpliciter alla linea politica della maggioranza» – ha tenuto a precisare il neo eletto presidente del consiglio comunale – «ma il riconoscimento della capacità di consentire il pieno dispiegarsi delle scelte che emergeranno attraverso il dibattito nel civico consesso». Richiamando il grave momento che il Paese sta vivendo Santagada ha anche ricordato come ci sia necessità di «mettere da parte i livori che la campagna elettorale ha inevitabilmente generato» e cercare «la coesione tra le forze politiche e sociali, non solo quelle presenti in questa assise» come «primario obiettivo da perseguire poichè il consiglio comunale sarà chiamato, nei prossimi cinque anni, ad adottare provvedimenti importanti ed anche particolarmente delicati per la nostra città. Sono convinto – ha concluso – che insieme riusciremo a superare ogni difficoltà guidati dagli interessi superiori per la nostra comunità».

Dopo il giuramento Lo Polito ha voluto sottolineare come la scelta di Santagada sia il segno «di grande democrazia a chi per esperienza poteva interpretare bene il ruolo di presidente del consiglio». Ed ha subito lanciato l’augurio e l’impegno che il prossimo quinquennio sia quello «della realizzazione delle importanti opere che abbiamo progettato all’interno del programma per la nostra comunità e sono sicuro – ha concluso – che con l’aiuto di tutti ed il senso di appartenenza ad una comunità plurale, tra cinque anni si possa parlare di cose realizzate, di opere compiute e integrazione reale, formazione completa dei nostri giovani e soprattutto di una città più giusta e solidale».