Catanzaro. Azienda Unica e protocollo su ospedale Cosenza, ricorso al Tar del Comune contro due atti di Occhiuto

La Giunta comunale di Catanzaro ha deliberato di impugnare, davanti al Tar, due decreti del commissario ad Roberto Occhiuto. Il primo, quello con cui è stato approvato il programma operativo sanitario, in cui si prevede l’adozione del Dpcm sul presupposto dell’inesistenza del Policlinico come azienda ospedaliero universitaria. Tesi avversata anche nel dibattito pubblico di ieri. L’altro atto impugnato è il decreto con cui è stato sottoscritto il protocollo con l’Unical per attivare alcune attività all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Il dirigente del settore Avvocatura Saverio Molica sarà affiancato dall’avvocato Crescenzio Santuori.

Nell’atto di conferimento dell’incarico si legge: “in ordine al DCA n° 162/2022, le previsioni del programma Operativo allegato violano le disposizioni procedurali e di tempistica attuativa di cui alla L.R. Calabria n. 33 del 2021, introducendo azioni non previste e differendo nel tempo la formalizzazione dell’Azienda Unica; che, in particolare, viene demandata all’adozione di un apposito DPCM la fusione per incorporazione dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini”, al contrario già disciplinata con legge regionale e subordinata alla sola sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Commissario ad acta ed il Rettore dell’Università, ai sensi dell’articolo 1 del d.lgs. 517/1999; che il ritardo della fusione tra le due suddette Aziende, la presunta e non provata nullità del provvedimento di costituzione dell’Azienda Mater Domini di Catanzaro, oltre che l’erroneo assunto che l’azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” rappresenti una Azienda nuova, pregiudicano gravemente gli interessi della città di Catanzaro, che vede dilatare oltremodo i tempi di attuazione della volontà legislativa regionale e nel frattempo assiste al depotenziamento e depauperamento dell’offerta sanitaria territoriale, della propria
economia territoriale e delle potenzialità formative-universitarie, a fronte di un coincidente potenziamento del servizio sanitario di altro territorio regionale”.

Passando all’altro atto: “in ordine al DCA n° 197/2022, sia quest’ultimo sia l’allegato protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e l’Università della Calabria si basano sull’erroneo presupposto della sussistenza e operatività della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo della Calabria, la cui istituzione al contrario è ancora in essere, non essendo integrati i vari requisiti formali previsti, ivi compreso il parere della regione e del Nucleo di valutazione, dal Decreto MIUR n° 2711 del 22.11.2021”.