Catanzaro, finisce tutto a “polenta e osei”?

Finisce tutto a “polenta e osei”?

di Francesco Di Lieto

Affinché le dimissioni dei consiglieri comunali di Catanzaro comportino lo scioglimento del consiglio, devono essere “contemporanee”. Ovvero presentate nello stesso momento. Il requisito della contemporaneità è tuttavia soddisfatto se le dimissioni, anche se avvenute con atti separati, abbiano dei numeri di protocollo con una “stretta sequenza”. Tanto da far comprendere a tutti che l’unico scopo a cui tendevano le plurime dimissioni era proprio quello di addivenire allo scioglimento del consiglio comunale. Se quindi non si sbrigano a dimettersi tutti… sarà chiaro che tengono alla poltrona più di quanto tengono alla città. E la conseguenza sarà che i consiglieri che si sono già dimessi verranno “surrogati” con i primi dei non eletti e finirà tutto a “tarallucci & vino”. O, per far piacere al nostro sindaco, a polenta e osei…