Catanzaro. Talerico si è preso l’eredità di Tallini: dopo il Comune anche Forza… Mafia

[…] A loro volta, i sottoscritti Consiglieri Comunali, ognuno nel pieno rispetto del mandato ricevuto dagli elettori, si impegnano ad offrire lealmente il loro contributo a questa nuova fase del Governo cittadino, anche attraverso proposte, contenuti, segnalazioni critiche finalizzate al bene collettivo e al raggiungimento degli obiettivi”.

Ognuno nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori…!!! Così si concludeva il documento politico (?) che sanciva la nascita al comune di Catanzaro della giunta bis di Nicola Fiorita, il sindaco detto anche Nick marmitta che è diventato il migliore faccendiere della politica in città. L’eredità è chiara, definita ed inchiodata ormai in città da oltre un ventennio, quella codificata da Mimmo Tallini ed i suoi ascari, imposta anche a Nick marmitta in campagna elettorale, come una scia tossica il cui contatore è nelle mani di Antonello Talerico, all’epoca leader regionale di “Noi Moderati” e adesso ritornato nelle file di Forza Italia, pardon Forza Mafia, quasi a simboleggiare ancora meglio la sua “successione” a Tallini er “puzzone”…

All’epoca in cui Talerico diede il via libera al “Fiorita bis” si parlava di ampliamento della maggioranza, di arricchire l’attuale esperienza di governo cittadino sotto il profilo dei contenuti e dell’efficacia amministrativa e altre chiacchiere del genera, che restavano solo buoni propositi e parole di spessore, proprio quello che mancava a Catanzaro insieme al concetto di legalità, dignità e vergogna. Sarebbe bastato dire la verità, accettare senza nascondere che nel comune di Catanzaro nell’era della marmitta si agisce secondo la logica dei filibustieri, strozzini della politica. Ecco, così trova una motivazione di basso impero l’azione di Antonello Talerico e adesso di Forza Italia, pardon Forza Mafia, che a tutti gli effetti, appariva allora e appare ancora di più oggi che Talerico ha gettato la maschera come un ricettacolo di impresentabili, almeno secondo la storia di cronaca politica e giudiziaria degli ultimi anni. Ai quali si aggiungono le facce di culo di Occhiuto&Cannizzaro, che credono di andare avanti in maniera sempre più spregiudicata ma in realtà stanno andando incontro a un inevitabile disastro politico prima ancora che giudiziario.

Randagismo politico: è questa la caratteristica e connotazione migliore del Consiglio comunale di Catanzaro nelle sue espressioni confuse, dove centrodestra e centrosinistra sono la stessa cosa e, dove il voto dei cittadini appare sempre di più una scommessa ad una bisca clandestina. Biscazzieri, infiltrazioni di ‘ndrangheta e massomafiosi sono i punti fermi dell’eredità, così appare decente allargare la maggioranza di Nick marmitta non già per fronteggiare le emergenze, quanto per foraggiare in euro la pletora degli straccioni. La politica resta altro, quello che manca nel palazzo e che i cittadini ormai stanno comprendendo.

Già ad agosto 2023 i nomi, per quanto discutibili, rispondevano in pieno ai canoni dell’eredità talliniana, anzi alcuni di loro, come Giusy Pino, erano riconoscibili nel codazzo di Ivan Cardamone, così come Giorgio Arcuri, forgiato da Why not, è stato candidato nel centrodestra, come se si trattasse di una fermata programmata sul treno del trasformismo. Al netto delle valutazioni sui singoli resta coerente la posizione di Nunzio Belcaro, al momento l’unico presentabile in termini di coerenza politica e dignità personale. Tutto il resto è materiale di scarto, dove il sindaco trova il suo habitat naturale, di figlio della peggiore eredità democristiana.

Sempre ad agosto 2023 scrivevamo che il tempo ci avrebbe restituito il risultato e ci avrebbe certificato la consistenza di questa maggioranza-truffa. Restava strisciante il braccio di ferro fra Antonello Talerico ed il Pd locale, nei fatti defraudato da una rappresentanza in giunta legittima, quella al momento consegnata ai numeri relativi. Ma ancora di più adesso che Talerico s’è accasato con Forza Italia, pardon Forza Mafia. Come sarà possibile per il Pd giustificare questa nuova “barzelletta” della giunta che accomuna Pd e Forza… Mafia al governo della città capoluogo di regione?

Il sindaco Nick marmitta misurerà sulla sua carrozzeria le contraddizioni che oggi è costretto ad avallare e capirà che per amministrare una città non bastano i selfie e le sagre di paese. Tra poco capirà se qualcuno al piano nobile di… Palazzo De Nobili sta preparando le sue valigie. Quien sabe… Per maggiori informazioni chiedere a Occhiuto, Cannizzaro, ai fratelli Paladino e a… Rocco Nasone. Povera Calabria nostra!