Catanzaro, Giunta Abramo assente nella tutela del patrimonio boschivo

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo

A seguito dei numerosi episodi di incendi di stampo prettamente doloso, che hanno investito e ahimè ancora investono la città di Catanzaro e la sua provincia, non posso non pensare a quando il 24 febbraio del 2016 (un anno fa) come partito, presentammo al consiglio comunale di Catanzaro la mozione per far approvare la legge 14 gennaio 2013 n.10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” pubblicata in G.U. 01.02.2013 del decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 23 ottobre 2014 “Istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento”.

Tale legge, già approvata dalla Regione Calabria, avrebbe dovuto incontrare parere positivo nei rispettivi comuni calabresi, che poi si sarebbero adoperati per la sua attuazione. E sarebbe stata davvero un’ottima occasione di partecipazione democratica, ma soprattutto di valorizzazione, rispetto e comunicazione trasparente del nostro patrimonio boschivo. Ricordiamo che anche gli alberi, rientrano nel patrimonio collettivo pubblico, che sono un “bene” e come tali devono essere amministrati, valorizzati e protetti.

Patrimonio pubblico, Valorizzazione & Tutela sono tre sostantivi che la giunta Abramo dell’anno scorso, non volle tenere in considerazione quando consegnammo la mozione all’ex consigliere Antonio Giglio che per ben due volte la presentò in sede di consiglio e, la prima volta per ritardi imbarazzanti dell’allora presidente del consiglio comunale, la seconda volta per una netta e deliberata presa di posizione ostruttiva e sabotante, venne bocciata.

Se così non fosse stato, Catanzaro, essendo un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti, avrebbe dovuto: 1) porre a dimora un albero per ogni neonato tenendo conto del periodo migliore per piantumare; 2) entro un anno, dall’entrata in vigore della legge censire e classificare gli alberi piantati; 3) due mesi prima della scadenza naturale del mandato il Sindaco (…) avrebbe dovuto rendere noto il bilancio arboreo del Comune indicando il numero degli alberi piantati rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso; 4) censire gli alberi monumentali, i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale per consentire la loro tutela e la salvaguardia.

Perché il nostro comune, che si fregia del titolo di Capoluogo, ma che non vuole difatti rappresentare nessun esempio di civiltà e tutela anche nei confronti dei comuni limitrofi, ha rigettato l’attuazione di una legge, già approvata dalla Regione e ha consegnato deliberatamente in mano ai vandali di turno ettari del nostro patrimonio verde, mandandone in fumo la storia? Abbiamo una mappatura certa di quali alberi siano stati ridotti in cenere? Possiamo circoscrivere con certezza -quanto- abbiamo perso in chiave di patrimonio boschivo? Sappiamo quali sono gli alberi più colpiti da questa ondata di incendi? E possiamo risalire all’entità dei danni sull’habitat faunistico connesso alla presenza degli alberi? Perché il sindaco Abramo ha preferito fare “spallucce” a una possibilità così’importante di rivalutazione del nostro territorio? Territorio che era conosciuto da tutti anche e soprattutto per le nostre ricchezze paesaggistiche…come non pensare al Parco della Biodiversità Mediterranea? Accerchiato dalle fiamme, ma che per fortuna è stato messo al riparo.

Non è solo una questione di telecamere e vigilanza…si tratterebbe solo di far attuare le leggi dello stato italiano e della nostra regione, smettendola di “usare” manovre muscolari in sede di consiglio comunale a ascoltando, magari senza pregiudizi derivanti dalle differenti appartenenze politiche, gli stimoli e gli spunti provenienti dai cittadini. Gli interessi, ribadisco, si riferiscono all’intera città, la presenza o meno degli alberi a Catanzaro e in provincia, non è qualcosa che ci può interessare solo quando si vogliono tagliare per alimentare qualche centrale a biomassa di privati o quando si vuole modificare in maniera arbitraria e irresponsabile il tessuto urbano sradicando e tagliando alberi secolari in città.

Questa nuova giunta, che ha sempre a capo Abramo, rimarrà insensibile anche questa volta alla mozione che affideremo ai consiglieri Bosco e Fiorita? E anche questa volta si preferirà mettere a tacere ottimi consigli per il bene della collettività, solo perché provengono da voci che si vorrebbero spegnere? Quanti incendi ancora devono essere appiccati perché il nostro Sindaco si decida ad agire per la tutela vera del nostro patrimonio boschivo e paesaggistico?

Salvatore Belfiore “Circolo Gramsci PRC. Catanzaro”