Centro stampa del Quotidiano, l’esposto della Regione sui certificati d’agibilità

Ritorniamo sulla delicata e per certi versi imbarazzante vicenda dei finanziamenti concessi al Quotidiano della Calabria con i fondi Pop 1994-99.

Tra il 1999 e il 2000 l’editore Francesco Dodaro avrebbe ricevuto un contributo di circa 7 miliardi e 300 milioni di vecchie lire (circa 3 milioni e mezzo di euro) così suddiviso: circa 5 miliardi delle vecchie lire (2 milioni e mezzo di euro) per l’acquisto dell’immobile, sede del Quotidiano della Calabria, al quale vanno aggiunti anche gli arredi e le attrezzature e circa 2 miliardi 300 milioni (1 milione e 150mila euro) per il centro stampa e l’annessa rotativa.

E’ la disponibilità dell’immobile la chiave della vicenda. La Regione ha potuto accertare, infatti, che il certificato d’agibilità rilasciato dal Comune di Castrolibero (dove ha sede il quotidiano regionale, oggi nazionale, e il suo annesso centro stampa) risale soltanto al dicembre 2004.

Salta subito agli occhi pertanto una clamorosa anomalia. Il finanziamento è stato deliberato nel 1999 ed è stato liquidato regolarmente alla data del 31 dicembre 2001. Anche il centro stampa è entrato in funzione nell’anno 2001. E allora, ci si chiede com’è possibile che il certificato di agibilità sia stato rilasciato ben tre anni dopo, guarda caso proprio un giorno prima della scadenza del termine ultimo per superare i controlli delle autorità competenti.

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Com’è stato possibile che il Quotidiano della Calabria abbia superato per ben tre anni ogni controllo e ogni accertamento senza essere in possesso del certificato di agibilità? E come si spiega che l’agibilità non sia stata riconosciuta prima dell’entrata in funzione dell’impianto ammesso al finanziamento?

Oggi siamo in grado di documentare come la Regione Calabria e il Comune di Castrolibero si siano posti il problema di verificare la regolarità dell’iter che ha portato all’erogazione del finanziamento e nei successivi controlli, chiedendo lumi soprattutto alla Guardia di Finanza.

LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI DELLA REGIONE: L’ESPOSTO

La Regione Calabria e il Comando Regionale della Guardia di Finanza hanno firmato un regolare protocollo d’intesa per il coordinamento dei controlli e lo scambio d’informazioni in materia di finanziamenti dei fondi strutturali. E nell’ambito dell’accordo sono stati effettuati i controlli per i finanziamenti erogati con i Fondi Pop 1994-99 misura 2.1.

Il 28 febbraio 2008 il Dipartimento Attività Produttive della Regione Calabria, settore Industria, Commercio e Artigianato, ha inviato una lettera ufficiale al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza e, per conoscenza, al dirigente generale del Dipartimento delle Attività Produttive Francesco De Grano e all’autorità di gestione, la dottoressa Marinella Marino.

Eccone il testo.

“In riferimento all’attività di controllo che sta svolgendo questo Dipartimento, inerente lo stato delle aziende beneficiarie dei finanziamenti a valere sulla Misura 2.1 del Pop Calabria 1994-99, si comunica che per una delle imprese che rispettavano gli indicatori nell’anno a regime, la FINEDIT Srl (la società che editava il Quotidiano, ndr), è giunta al Dipartimento a gennaio 2008 una segnalazione secondo la quale ci sarebbero dei dubbi circa il certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Castrolibero in data 30 dicembre 2004.

In effetti, da una più attenta analisi della documentazione in possesso del Dipartimento, è emerso che i dubbi sollevati erano fondati, di conseguenza si è provveduto, tempestivamente, a richiedere chiarimenti al Comune che ha rilasciato il certificato d’agibilità stante la vicinanza della data tra l’istanza presentata dal rappresentante legale della FININD SNC (29 dicembre 2004, prot. 12815), la data del permesso a costruire (17 dicembre 2004, prot. 12444) e la data del rilascio del certificato (30 dicembre 2004).

In particolare è stato richiesto di specificare la cronologia delle “autorizzazioni” per ogni corpo di fabbrica con particolare attenzione ai tempi di inizio e fine lavori nonchè la data del collaudo delle singole parti e del complessivo fabbricato.

La documentazione trasmessa dal Comune non è esaustiva e sembrerebbe comunque confermare i dubbi circa la conformità del certificato rilasciato.

Si tenga conto che, come risulta dal report di verifica del progetto del 2003, la data di avvio della produzione era l’11 ottobre 2001, la data di entrata in funzione dell’impianto era il 29 settembre 2001 e l’anno a regime in cui dovevano essere effettuati i controlli sugli indicatori previsti dal Bando era il 2004. Il controllo sugli indicatori è stato effettuato da questo Dipartimento nell’estate del 2007 ed ha avuto esito positivo. Tuttavia non è chiaro come si attesti con il certificato d’agibilità per l’intero stabile il 30 dicembre 2004 quando la stessa attestazione di agibilità doveva essere propedeutica all’uso della porzione di stabile ammesso a finanziamento completata nell’anno 2001.

Si chiede pertanto sulla base di quanto previsto dal protocollo e dalle specifiche funzioni di polizia economico-finanziaria che sono attribuite alla Guardia di Finanza, di voler eseguire le attività investigative che Codesto Comando riterrà più opportune – mediante l’esercizio dei poteri e delle facoltà che ai sensi del Decreto Legislativo 19 marzo 2001, n. 68 e dell’art.30 della Legge 21 dicembre 1999, n. 526 sono esclusivamente assegnate al Corpo – al fine di verificare se ci sono motivi ostativi alla conclusione positiva dell’attività di controllo sull’impresa FINEDIT Srl, con conseguente avvio del procedimento amministrativo di revoca delle agevolazioni pubbliche concesse, nonchè eventuali fattispecie penalmente rilevanti da rappresentare alla Competente Autorità Giudiziaria”. 

Il dirigente del servizio allegava all’esposto anche una corposa documentazione che attestava tutti i passaggi indicati.

AUTOCERTIFICAZIONI

La Regione tuttavia dovrebbe essere al corrente del sistema di autocertificazioni che l’editore del Quotidiano della Calabria avrebbe dovuto esibire nel corso dei tre anni nei quali la produzione è andata avanti senza il certificato d’agibilità ma, almeno in questa comunicazione alla Finanza, non si trova traccia di questo non secondario particolare.

Ma le sorprese non finiscono qui. Ci rimane ancora da parlare del rapporto tra il Quotidiano della Calabria e il Comune di Castrolibero.