Ciao Raf, pioniere dei fotografi cosentini

FOTO TRATTE DALL'ARCHIVIO DI ILENIA CAPUTO

Cosenza piange la scomparsa di Raffaele Caputo, per tutti Raf, uno dei suoi più celebri fotografi della “vecchia guardia”. Aveva compiuto 79 anni ad agosto ed ha raccontato con le sue fotografie la storia della città fin da quando era solo un ragazzino, nell’immediato dopoguerra. Raf Caputo è stato a tutti gli effetti tra i pionieri della fotografia cosentina ed è stato titolare per moltissimi anni di un avviato esercizio commerciale a via Calabria, in pieno centro cittadino, dove hanno sviluppato le loro “istantanee” tutti i cosentini di decine di generazioni.

Caputo ha “sperimentato” e sdoganato decine e decine di macchine fotografiche e cineprese e ha immortalato, con i suoi inseparabili attrezzi del mestiere, centinaia e centinaia di matrimoni (tra i quali anche quello di chi scrive…). Impossibile non riconoscere la sua sagoma di “paparazzo” dinoccolato e scherzoso, anche nei momenti più “difficili” per scattare fotografie. Raf ha scattato migliaia di foto per giornali nazionali e locali ma ha legato indissolubilmente il suo nome alle vicende del Cosenza Calcio, di cui è stato grandissimo tifoso e appassionato, che ha seguito fin dagli anni Cinquanta, nel vecchio stadio “Emilio Morrone” per poi passare al “San Vito”. Ma l’episodio che l’ha reso celebre risale al 26 giugno 1991, allo storico spareggio di Pescara, stadio “Adriatico”, per la permanenza in Serie B tra i Lupi e la Salernitana. Fu allora che ingaggiò un leggendario battibecco, con tanto di macchine fotografiche “distrutte”, con un suo collega salernitano mentre tutta la tifoseria rossoblù lo incitava alla sua maniera. Ha trasmesso la sua infinita passione sia al figlio Antonio, che nel suo studio di via Calabria aveva dato vita ad una emittente locale sia alla nipote Ilenia, fotografa e filmaker, che collabora da tempo proprio con il “suo” Cosenza Calcio. Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze di Iacchite’. I funerali saranno celebrati oggi alle 16,30 nella chiesa Santa Famiglia di contrada Andreotta di Castrolibero. 

Ricordo ancora le montagne di emozioni che provai gli attimi prima di premere quel pulsante. Dentro di me, sapevo che quel momento mi avrebbe accompagnata per tutta la vita, e ancora oggi, ogni fotografia scattata ha sempre un po’ dei suoi occhi” (ileniacaputo.com).
RIP GRANDE RAF