Sanità, concorsi bloccati: infermieri e “oss” prorogati dodici mesi

Basta con l’eterna emergenza, stop alla corsa contro il tempo del personale in servizio che non riesce a stabilizzarsi per mancanza di concorsi o lungaggini procedurali.

In attesa dell’espletamento e della conclusione delle procedure concorsuali, che comunque devono essere bandite entro e non oltre il 31 ottobre 2018, o nel caso in cui le Aziende interessate intendano procedere all’utilizzo di graduatorie concorsuali di altre Aziende, di prossima pubblicazione, i direttori generali degli enti sanitari procederanno alla proroga dei rapporti di lavoro in scadenza, allo scopo di garantire i livelli essenziali di assistenza nei limiti temporali previsti dalla contrattazione collettiva e comunque per un periodo non superiore a dodici mesi.

Lo hanno deciso nel corso di una riunione a Palazzo Alemanni, sede della struttura commissariale, il commissario al Piano di rientro Massimo Scura e i direttori generali delle nove Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria.

Al centro dell’incontro le problematiche del personale precario e in particolare le procedure concorsuali in atto, espletate o ancora “sub iudice”. E’ stato convenuto di bandire i concorsi per tutti i profili professionali autorizzati, ma anche di prorogare i rapporti di lavoro in scadenza con particolare riguardo agli infermieri e agli operatori socio sanitari. E’ stato anche deciso che per gli autisti di ambulanza le Aziende valuteranno la possibilità, da preferire per ovvi motivi di tempo e di economia, di assumere attingendo dalla graduatoria dell’Asp di Crotone, unica ancora vigente.

Per i dirigenti amministrativi, tecnici e professionali assunti con procedura “15 septies” e in servizio a tempo determinato, è stata pure stabilita una proroga nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali e comunque non oltre il 31 dicembre 2019. Non sono ammessi concorsi con riserva di posti.

I provvedimenti sono stati assunti per consentire alle Aziende di uscire con misure concrete dallo stallo provocato dalla lentezza dei concorsi. che contrasta con le sempre lamentate carenze di personale. Eclatante il caso dei concorsi annullati dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, che ha gettato nello scompiglio un settore dove l’emergenza sembrava superata.

Fonte: Gazzetta del Sud