Conte: “Preoccupa lo stress sul sistema sanitario. L’Italia è un grande paese, ce la faremo anche adesso”

i ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa in diretta ora da Palazzo Chigi, ha illustrato i  contenuti del Dpcm che entrerà in vigore a partire da mezzanotte. “Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia”, ha detto. “Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”.

Uno dei capitoli fondamentali, riguarderà gli aiuti: “I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”. Nello specifico, il premier ha detto: “Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre”.

“Nel Paese c’è molta stanchezza. La pandemia provoca rabbia e frustrazione. Mi rendo conto dei sacrifici che chiediamo a tante categorie”. Ma, ha concluso, “l’Italia è un grande Paese, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso. Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità”.

“Questo governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro: non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare. L’ho sempre detto, faremo tutto il necessario per tenere sotto controllo la curva epidemiologica, con adeguatezza e proporzionalità. Io e il ministro della Salute abbiamo avuto un lungo confronto con il professor Brusaferro e l’interpretazione dei dati ci ha consigliato di intervenire”.

Le misure esposte, ha detto ancora Conte, non escludono che le Regioni scelgano in autonomia di applicare misure ancora più restrittive: “I dati che stiamo esaminando dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta Italia. Di qui l’intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive”.

“Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre. Vorremo arrivare al Natale con predisposizione d’animo serena”. Se le misure bastano? “Spero di si ma certo non è che a Natale, anche se arriveranno le prime dosi dei vaccini, potremo tutti abbracciarci e fare feste e festicciole. Ma l’importante è arrivarci sereni”. Il presidente del Consiglio ha confermato che i primi vaccini anti-covid dovrebbero arrivare a dicembre e saranno somministrati alle categorie più fragili e a quelle più esposte, come i sanitari.