Corigliano-Rossano, Antonio Barbieri è stato tradito dalla “mala”: le colpe di Luberto e della Dda

Luberto

Le voci che trapelano dal reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza lasciano spazio a ben poche speranze per Antonio Barbieri, il ragazzo rossanese di 26 anni ferito gravemente sabato sera con due colpi di pistola alla testa e adesso in coma nel nosocomio cosentino. Pare che sia stata dichiarata la morte cerebrale per Barbieri e adesso bisogna avere solo l’autorizzazione per staccare la spina, come si dice in gergo. I familiari sono informati ma in questo caso la procedura è più complessa perché dev’essere il magistrato a dare l’autorizzazione.

Intanto, in città, la gente si interroga su questa preoccupante escalation di fatti di sangue e prende corpo l’ipotesi che Antonio Barbieri sia stato tradito da qualcuno che riteneva suo amico, visto che gli hanno sparato dal lato passeggero o addirittura dai sedili posteriori, come si vede chiaramente dalle foto che vengono pubblicate dai media (e non solo) in queste ore. Chi avrà tradito Antonio ? E come avrà fatto a convincerlo addirittura ad andare a parcheggiare di fianco al Bar Due Palme, parcheggio noto negli ultimi tempi per riunioni di pregiudicati? In città la gente sa bene che queste persone hanno un nome e un cognome e anche che si tratta di elementi della malavita usciti da poco dal carcere, coinvolti in operazioni della Dda di Catanzaro come “Stop” e “Ombra”, entrambe dirette dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto.  Ecco, la gente si chiede: come mai il signor Luberto dopo queste operazioni da “strapazzo” (purtroppo una triste costante per il soggetto di cui parliamo) non si è più impegnato a continuare l’attività di contrasto ai malavitosi di Rossano ? Le gente parla a Corigliano-Rossano e dice con sufficiente chiarezza che diversi di questi malavitosi hanno frequentazioni e addirittura rapporti di parentela con bene individuati esponenti delle forze dell’ordine.

Come mai Luberto non si è accorto che hanno scarcerato da qualche mese i vari Ferrante, Morello, Sommario, Esposito, Scura e addirittura i Morfó?! Sì, Morfò: proprio quelli a cui hanno dapprima sequestrato i beni immobiliari e ora glieli hanno “ridati”: stabilimento balneare, balera e panificio… Sì, sono tornati di nuovo nella loro disponibilità, come se niente fosse successo. A Rossano (come del resto anche a Cosenza) ormai la credibilità di Luberto è prossima allo zero e gli elementi della malavita fanno il bello e il cattivo tempo prendendosi gioco di questo magistrato non solo impresentabile ma anche incapace.

Antonio Barbieri è stato tradito dalla malavita e non è stato vittima di una rissa tra ragazzini come qualche giornalista allineato e coperto vorrebbe far credere. Questa è la dura e triste verità.