Corigliano-Rossano. Era ai domiciliari per l’omicidio del padre e aveva armi e munizioni: torna in carcere Alessandro Manzi

Buonasera,

volevo avvisarvi di una notizia di cronaca di ieri pomeriggio avvenuta a Corigliano-Rossano. Alessandro Manzi e stato arrestato perché trovato in possesso di armi, munizioni ed esplosivi, Alessandro Manzi 3 anni fa uccise il padre in un agguato, la notizia ebbe anche molto risalto mediatico e la Corte d’Appello lo condannò solo a 9 anni di carcere.

Ora, mi chiedo: se è stato condannato a 9 anni.di carcere come faceva ad essere libero? E in più, prima di.uccidere il padre era stato arrestato per un’operazione antidroga, l’operazione “Carambola”, perché faceva parte di una banda dedita allo spaccio e alle rapine. L’avvocato Zagarese lo ha fatto passare per “bravo ragazzo” adducendo delle motivazioni false e facendolo passare addirittura per “studente”… Qui siamo davanti a un soggetto con numerosi reati e che ha addirittura ucciso il padre 3 anni fa con un fucile terrorizzando famiglie e sparando davanti a minori.

Ora, mi chiedo ancora: se era agli arresti domiciliari come faceva ad essere ancora armato? Grazie al commissariato di Rossano è stato assicurato alla giustizia e ci sarà da chiarire cosa doveva fare con queste armi… Vi scrivo per fare riaprire i riflettori su questo soggetto arrestato ieri con armi e munizioni: il “bravo ragazzo” descritto dall’avvocato Zagarese era pronto a colpire visto che aveva nella sua abitazione e addirittura in regime di arresti domiciliari armi e munizioni…

Volevo anche aggiungere che è nipote di Antonio Manzi detto Tom tom, ex capo ‘ndrina della locale di Rossano e che anche il padre era pregiudicato ma a differenza di suo figlio non commetteva reati da oltre 20 anni.

Il commissariato di Rossano diretto dall’ispettore Laurenzano ieri ha fatto irruzione nella casa di Manzi e lo ha tradotto nella casa circondariale di Castrovillari dopo una perquisizione domiciliare durata 4 ore e scavando nel terreno sono riusciti a trovare quello che cercavano. Ripeto perché proprio non riesco a farmene una ragione: ma come faceva ad essere libero dopo essere stato condannato a 9.anni per l’omicidio del padre e a 4 anni per l’operazione Carambola? Non solo libero ma anche armato. Meditate gente, meditate.

Lettera firmata

Di seguito, il comunicato della polizia. 

CORIGLIANO-ROSSANO- Nella giornata del 17 u.s., gli Agenti del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano traevano in arresto Alessandro Manzi di anni 30 per i reati di porto abusivo di arma clandestina, ricettazione, detenzione illegale di materiale esplodente nonché possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

L’attività traeva origine da alcune segnalazioni inerenti dei rumori  derivanti da colpi di arma da fuoco provenienti dalla zona ex area urbana di  Rossano.

Veniva individuato un fabbricato facente parte di un complesso residenziale di case popolari dove risultava abitare Alessandro Manzi, persona già tratta in arresto nel 2017 a seguito dell’omicidio del proprio padre a colpi di fucile.

Il personale operante del suindicato Commissariato di P.S. rintracciava Manzi che, alla loro vista, cercava di disfarsi di una pistola occultandola sulla sua persona ma veniva prontamente immobilizzato. La perquisizione veniva  estesa all’abitazione dello stesso dove veniva recuperata una pistola tipo “revolver”, carica e pronta all’uso e con matricola abrasa, vari coltelli, nr. 8 batterie pirotecniche denominate “tubi da lancio” per un peso lordo di oltre 30 kg ed una miccia-corda pirotecnica avente peso pari a 400 gr..

Per i fatti sopra esposti,  su disposizione del P.M. di turno, Alessandro Manzi veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari.