Corigliano-Rossano, l’asta “pilotata” per lo studio dell’avvocato Petrone

Alfonso Petrone e Luisa Faillace

Il riferimento è alla procedura esecutiva n. 47/2011 avente ad oggetto unità immobiliari site in Corigliano Calabro alla via Nazionale nr. 176, asta del 9-1-2019, nell’ambito della quale rilevano le condotte poste in essere da Luisa Faillace e Alfonso Cesare Petrone e dal professionista delegato Germano Sciarrotta. Oggetto dell’asta quattro unità immobiliari, una delle quali già in uso ad Alfonso Cesare Petrone come studio professionale.

L’indagato ha presentato domanda di partecipazione in relazione alla stessa, informando telefonicamente Luisa Faillace in data 3-1-2019 di aver appreso dal professionista delegato che sino a quel momento sul conto corrente della procedura non era pervenuto alcun bonifico e che pertanto non vi erano, allo stato, altre offerte…

Nel corso di una ulteriore conversazione, in data 6-1-2019, Petrone ha espresso a Zangaro la sua preoccupazione per l’esito della gara poiché alcuni soggetti interessati avevano visitato gli immobili oggetto d’asta. Egli tuttavia riferiva all’interlocutore che durante il sopralluogo, il professionista delegato Germano Sciarrotta aveva fatto opera di dissuasione nei confronti dei visitatori, rappresentando l’interesse dei proprietari all’acquisto.

In data 9-1-2019 il Petrone è risultato unico partecipante all’asta ed aggiudicatario dell’unità immobiliare ove ha sede il suo studio. In una conversazione, egli ne dà notizia alla Faillace, la quale afferma che si era prodigata affinché altri soggetti interessati a partecipare all’asta che si erano rivolti a lei non depositassero l’offerta.

Nelle vicende riguardanti la procedura in esame, emergono varie condotte illecite di turbativa d’asta poste in essere sia dalla Faillace sia da Germano Sciarrotta. Quest’ultimo, propalando ad Alfonso Petrone informazioni coperte dal segreto d’ufficio, con conseguente turbamento del regolare svolgimento della procedura, al fine di agevolarlo nell’assegnazione, si è reso autore di diversi episodi di turbativa d’asta.

Egli, inoltre, in occasione della visita agli immobili da parte di soggetti interessati a partecipare, ha tenuto un comportamento scevro della doverosa equidistanza che si impone allo specifico incarico, adoperandosi per distoglierli attraverso la notizia che la “proprietà” (il debitore esecutato) era a sua volta interessato all’acquisto. Comportamenti che, come emerso dalle intercettazioni, si collegano a un accordo pregresso e, in ogni caso, a rapporti collusivi con il Petrone, in relazione al quale si profila pertanto un concorso morale nel reato…

Le medesime condotte dello Sciarrotta integrano altresì il delitto di rivelazione di segreti d’ufficio, sempre con il concorso morale di Alfonso Cesare Petrone, sulla base dei predetti rapporti collusivi tra i due. Analogamente e con riferimento alla condotta di Luisa Faillace, ricorrono gli elementi integrativi del delitto di turbativa d’asta con il concorso di Alfonso Cesare Petrone quale istigatore morale. Ella, invero, ha allontanato dalla partecipazione all’asta altri soggetti interessati che le si erano rivolti per presentare l’offerta, il tutto al fine di agevolare l’aggiudicazione del bene in favore dello stesso Alfonso Cesare Petrone.