Corigliano-Rossano. “L’idrogeno verde dell’amministrazione Stasi”

CENTRALE ENEL DI CORIGLIANO-ROSSANO: L’IDROGENO VERDE DELL’AMMINISTRAZIONE STASI.

CORIGLIANO-ROSSANO, 14 Aprile 2023 – Quello con cui dobbiamo fare costantemente i conti noi che facciamo politica, ed ancor di più chi amministra la “cosa pubblica”, è il giudizio dei cittadini, degli elettori. La nostra stella Cometa dovrebbe essere il bene comune, l’interesse della collettività, spesso anche prendendo decisioni che possono apparire impopolari ovvero ardite.

Nelle ultime settimane questo modo d’intendere l’agire politico ed amministrativo si è palesato in alcuni risultati che sono, oggettivamente, sotto gli occhi di tutta la nostra comunità.

Abbiamo già parlato del risultato ottenuto sul percorso della SS106, e ci fa piacere che oggi tutti i soggetti politici che prima attaccavano l’amministrazione e poi minimizzavano il risultato ottenuto ora corrano ad organizzare eventi per parlare di ciò che non ritenevano utile al nostro territorio. Ne siamo lieti perché, alla fine, è la certificazione della bontà di un metodo di contrattazione politica e dell’eccellenza di un risultato.

Ma questo non è l’unico risultato ottenuto da questo “modus operandi”. Infatti, a stretto giro di posta, arriva la notizia di un altro straordinario risultato riguardante l’Enel e la bonifica dell’area della centrale elettrica, iniziata sotto questa Amministrazione che vedrà nei primi mesi del 2024 lo smantellamento delle due ciminiere, simbolo di un sapore romantico che sa di casa ma al contempo fine di un’era che strizza gli occhi al futuro ed all’ambiente. Si tratta di un intervento importante sia in termini d’innovazione scientifica, sia in termini di avanzamento nelle politiche ambientali. Anche in questo caso il merito dell’amministrazione Stasi è stato quello di non subire le decisioni di soggetti terzi rispetto alla nostra città. Una lunga contrattazione che si basava sul no inderogabile al turbogas o ad altre opzioni anche peggiori. L’idea di puntare sull’idrogeno verde e sulla possibilità di investire sull’innovazione tecnologica, sulla bonifica dell’area e sulla prospettiva del lungomare unico (anche con le opere compensative ottenute insieme alla progettazione della SS106) rappresenta la certificazione della bontà di un metodo politico in cui la città non si piega ad interessi esterni e la politica resta fedelmente al servizio della comunità che l’ha eletta.

Altro tassello importante poi è rappresentato dagli interventi sul lungomare di Schiavonea ed in particolare sulla risoluzione dell’annosa questione riguardante i lidi “Nettuno”, “Lido Europa” e “Lido delle Sirene”. Questioni di diversa natura e di diverso sviluppo storico ma che hanno un elemento in comune: il ripristino dello stato di diritto e della legalità. Costruzioni importanti in cemento, non più compatibili con le leggi sul demanio, vengono finalmente abbattute e le aree di pertinenza riconsegnate, simbolicamente, alla città. È un percorso, anche questo, profondamente impregnato di significato politico perché troppe Amministrazioni hanno tergiversato sulla questione. In parte ricorda la vicenda del lido “Arca di Noè” anch’essa bonificata attraverso l’intervento di questa Amministrazione.

L’Amministrazione Stasi ha perseguito, se vogliamo ottemperato alle sentenze passate in giudicato senza perdere tempo ed anticipando i fondi, circa 300mila euro, per i lavori. Simbolicamente quest’opera di demolizione non può non avere anche un significato di liberazione, o meglio di chiusura di una triste stagione che ha oppresso la città ed il territorio sibarita dagli anni 70 a metà degli anni 90. È anche questa la direzione politica che l’Amministrazione Stasi sceglie di mandare avanti con decisione e senza fraintendimenti anche rispetto a “ipotesi” che qualche abusivo del passato manda anonimamente agli organi d’informazione. La gestione del litorale, i bandi, le assegnazioni sono tutte trasparenti e improntate al rispetto della legalità e dell’interesse pubblico anche dal punto di vista economico. Passare da poche migliaia di euro ai circa 45 mila euro all’anno per i chioschi sono risultati che andranno tutti a vantaggio della collettività. Operazioni semplici, dettate dal buon senso e dalla volontà politica di fare sempre l’interesse della città tutta, ma che per troppi anni, anche chi oggi si diletta a scrivere volgari amenità su faccende che meriterebbero, al contrario, una serietà che non appartiene a tutti, è stato messo in secondo piano rispetto agli interessi di pochi.

IL MOVIMENTO CORIGLIANOROSSANO PULITA