Corigliano-Rossano, pestaggi ai familiari del boss Acri: in 4 a giudizio immediato

Chiesto ed ottenuto il giudizio immediato per i presunti autori dei violenti pestaggi, aggressioni e incendi di mezzi che hanno funestato l’estate del 2021 nel centro storico di Rossano. Gaetano Solferino 41 anni, i nipoti Andrea Pio di 25 anni e l’omonimo Gaetano Solferino di 23 anni, nonché Ivan De Martino 21 anni, compariranno dinanzi al tribunale di Castrovillari, in composizione collegiale, nell’udienza già fissata per il 17 maggio prossimo. Per l’accusa le prove a loro carico sono inequivocabili. La richiesta del giudizio immediato è stata avanzata dal sostituto procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro Alessandro Riello, ed è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Antonella De Simone. Il provvedimento, nei giorni scorsi, è stato notificato in carcere agli indagati, nonché al collegio difensivo, composto dagli avvocati Massimo Ruffo, Annamaria Domanico, Francesco Muscia e Francesco Formichella. I quattro indagati devono rispondere, a vario titolo, delle accuse di lesioni aggravate, violenza privata e danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso i fatti con metodo mafioso.

Tre pestaggi. Decisi per riscrivere con la violenza le nuove gerarchie della cosca dopo il pentimento del boss Nicola Acri, detto “occhi di ghiaccio”. Tre pestaggi compiuti in pieno giorno, la scorsa estate, a Corigliano-Rossano, perché la gente potesse vedere e sapere. Tra i malmenati Gennaro Acri, fratello del padrino che si è deciso a collaborare con il procuratore antimafia Nicola Gratteri. Tre spedizioni punitive su cui hanno fatto piena luce i carabinieri del colonnello Agatino Spoto, notificando le ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm distrettuale Alessandro Riello e emesse dal gip di Catanzaro Antonella De Simone il 18 febbraio scorso. Oggi è stato ottenuto il giudizio immediato.